LOCRI – Colpo di scena. Il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha confermato la propria visita a Locri domani mattina, ma non si recherà all’ospedale della Locride.
E’ quanto si evince dopo la diffusione del programma ufficiale, che mezzora fa è stato reso noto agli organi di stampa accreditati.
Già, perché dopo la riunione che il capo del governo terrà a Reggio Calabria in Prefettura, si sposterà a Locri laddove alle 11 incontrerà in maniera riservata i sindaci della Locride, alle 11,40 visiterà l’ostello della gioventù di Via Garibaldi sorto in un bene confiscato alla ‘ndrangheta e poi, dopo il punto stampa, alle 12,15 sosterà davanti all’abitazione del compianto Franco Fortugno, ucciso dalla ‘ndrangheta il 16 ottobre del 2005, sita nell’omonima piazza dove ha sede il tribunale penale.
Vorremmo tanto sbagliarci, ma il taglio che è stato dato alla visita di domani mattina a Locri c’induce a pensare al rischio di declinare, per l’ennesima volta, la questione meridionale in questione criminale.
Come se la sanità malata, i trasporti insufficienti e le vie di comunicazione carenti, oltre all’atavica mancanza di lavoro, fossero questioni secondarie rispetto all’assioma Locri=terra di ‘ndrangheta che vorrebbe semplificare in maniera artificiosa le problematiche della nostra zona.
Lo scriviamo a malincuore, e con buona pace dei tanti fans degli amministratori locali, che sui social network, nelle scorse ore, si erano scatenati pensando che finalmente un capo del governo italiano venisse a Locri per toccare con mano i guasti di una sanità senza mezzi economici e risorse umane.
Invece no. Contrordine, cittadini.
Ovviamente, confidiamo negli amministratori locali che in occasione dell’incontro che avranno col Presidente del Consiglio, avranno modo di sensibilizzarlo sulle problematiche della sanità, del lavoro e dei trasporti.
Ma pensare che, dopo che la Locride fu definita dall’allora presidente Prodi nel 2005 “La figlia prediletta” del Governo, dopo le Giornate della Memoria dell’antimafia istituzionale e col “bollino blu” di un 21 marzo di un paio d’anni fa e dopo la visita di Ferragosto di Salvini a San Luca, c’induce a pensare che anche quella di domani sarà la consueta visita istituzionale di un uomo dell’Esecutivo nazionale che renderà omaggio alle vittime della criminalità organizzata e prometterà l’impegno del suo dicastero contro la ‘ndrangheta, che è sì, il principale problema della nostra terra (ma non solo della nostra) ma non è l’unico.
Insomma, cari concittadini: rassegniamoci! Per il governo nazionale Locri e la Locride sono principalmente terra di ‘ndrangheta.
Ovviamente, speriamo, in cuor nostro, di essere smentiti e domani mattina saremo presenti ad assistere alla visita di Conte. Ma avevamo sperato in qualcosa di diverso, francamente.