Dopo appena dodici ore dal suo arrivo all’ospedale di Locri il 65enne Francesco Letizia di Bovalino all’alba di sabato, intorno alle 6, muore nel reparto di Medicina. La Procura di Locri, su denuncia dei familiari, apre un fascicolo per accertare se per caso la morte del 65enne non sia da etichettare come “morte per malasanità”. Era un’autoambulanza del 118 che venerdì sera intorno alle 18,30 trasportava, in condizioni fortemente deteriorate evidenziate anche dagli edemi alle gambe, il 65enne al Pronto soccorso dell’ospedale di Locri. Da quanto emerge Letizia, cardiopatico cronico e portatore di defibrillatore, giungeva al Pronto soccorso con gravi scompensi cardiaci. I sanitari di turno, dopo averlo stabilizzato sottoponevano il paziente agli esami del caso, compresi quello radiologici al torace, e richiedevano la consulenza specialistica del cardiologo. Quest’ultimo, anche a seguito del’accurata visita effettuata, confermava lo stato di grave scompenso cardiaco e consigliava il ricovero dell’uomo nel reparto internistico di Medicina la qual cosa veniva effettuata intorno alle 21. Purtroppo Letizia non superava lo scompenso cardiaco in cui versava ed intorno alle 6 del mattino moriva. I familiari dell’uomo hanno sporto denuncia finalizzata a sapere perché il loro parente sia morto nonostante si trovasse ricoverato nel reparto di Medicina. È ancora troppo presto per poter etichettare questa morte col marchio negativo della “malasanità”. Infatti, per eliminare qualsiasi dubbio, nella tarda mattinata di ieri i carabinieri della compagnia di Locri diretta dal capitano Nico Blanco, anche a seguito della denuncia fatta dai familiari di Letizia, si sono recati nel reparto di Medicina e hanno sequestrato la cartella clinica dello scomparso. Il PM di turno presso la Procura di Locri, il sostituto procuratore aggiunto Ezio Arcadi, ha aperto un fascicolo per accertare se la morte del 65enne debba essere etichettata o meno come un’ennesima morte per “malasanità”. Molto verosimilmente oggi il Pm deciderà se e quando il cadavere dell’uomo verrà sottoposto a perizia medico-legale.

Fonte Gazzetta del sud

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