E’ deceduto questo pomeriggio il dottore Franco Mammoliti, presidente dell’Ascoa (Associazione regionale piccole e medie imprese) e nostro grande amico. Padre degli avvocati Fabio e Pino, uno presidente della Proloco e l’altro penalista di successo, Franco Mammoliti era uno degli ultimi personaggi carismatici del nostro territorio. Una personalità forte che ha sempre ottenuto  riconoscimenti importanti per la sua alacre attività professionale e soprattutto per la competenza dimostrata nella gestione della sua associazione di commercianti e artigiani. Originario di Agnana Calabra ma da decenni residente a Locri e con parenti anche a Siderno, Franco Mammoliti, appena qualche settimana fa, presentò a Siderno il libro “Locride, Italia. Problematiche e soluzioni” scritto dal collega Gianluca Albanese. Nel corso della serata Mammoliti ricevette anche  il riconoscimento Treccani per l’attività di “mecenate della cultura”. Nel 2012, in occasione dei 150 anni di storia della Camera di Commercio di Reggio Calabria, aveva ricevuto anche il premio speciale e la medaglia d’oro «per aver testimoniato con passione i valori fondamentali del vivere comune». Già autore di alcuni libri di successo tra cui Fatti, Misfatti e Proposte è stato uno dei primi iscritti all’ordine regionale dei giornalisti. In quasi 38 anni d’attività l’Ascoa ha aiutato migliaia di aziende, non a parole ma con fatti» – teneva a precisare Franco Mammoliti- e questo è avvenuto  sia economicamente, attraverso l’erogazioni di mutui e prestiti, e sia con l’attività di supporto logistico e tecnico- amministrativo.   Vi propongo ora uno stralcio di una intervista a me rilasciata dal dott.  Mammoliti per un giornale che dirigevo qualche anno fa: «quando avviai l’attività eravamo quattro persone . All’inizio si identificò solo con il nome “Ascoa” successivamente, dopo le necessarie trasformazioni, è divenuta associazione regionale delle piccole e medie imprese». «Attualmente, posso dire con orgoglio, che Ascoa (Associazione regionale piccole e medie imprese) conta di circa cinquemila imprese iscritte». «I vantaggi per i nostri associati si concretizzano nell’espletamento delle pratiche burocratiche, nell’erogazione a tasso agevolato (essendo in vigore delle convenzioni speciali con i maggiori istituti di credito) di mutui o prestiti a tasso agevolato». «Nell’ultimo periodo abbiamo anche stipulato un importante accordo che prevede la concessione alle imprese beneficiarie, attraverso il meccanismo dei confidi, di prestiti ad interesse pari al 4%». Il tutto avviene nella Locride dove c’è sempre stata la presenza della criminalità organizzata. «Abbiamo però scoperto – dice Franco Mammoliti – che anche al Nord Italia o anche nel mondo c’è anche più ndrangheta di quanto ci sia da noi».  «Le gioie più belle che ho ricevuto in questi anni sono stati i tanti riconoscimenti che ho ricevuto». «Sono stato ai tavoli di trattazione assieme ad assessori regionali, presidenti di provincia, sindaci. Le delusioni principali sono legate all’amara constatazione che qui da noi esiste una logica perversa che è finalizzata a non far emergere le persone valide. In sostanza si cerca di non dare troppa visibilità alle persone che valgono. «Credo che l’unica giunta regionale che abbia fatto qualcosa per la Calabria sia stata la prima giunta regionale, quella di Antonio Guarasci». «Ora vedremo, se Renzi, che pare abbia voglia di sopprimere le province, riuscirà a raggiungere questo risultato». «Sono contrario alla loro soppressione in quanto le province, storicamente, hanno sempre avuto un ruolo importante nell’assetto del nostro Stato democratico così come sono contrario alla soppressione dei piccoli comuni. Sono invece favorevole all’accorpamento sia tra comuni piccoli, sia tra comuni che hanno una certa importanza demografica, come ad esempio Locri e Siderno». «Il mio sogno (che non si avvererà) è quello di unificare una volta per tutte Locri a Siderno o viceversa. L’accorpamento sarebbe un risultato ottimale non essendo neanche difficile concretizzarlo». «Io ho lottato tanto su questa questione ma ancora registro che qualche imbecille sostiene il contrario. Se noi saremo uniti sul piano sociale per ottenere questo risultato penso che insieme potremmo raggiungerlo». Ed infine sul turismo – secondo Franco Mammoliti – c’è da dire che «pur avendo delle condizioni climatiche e paesaggistiche favorevoli non è decollato perché nessun politico ha mai fatto niente. Il problema per cui non vengono i grandi industriali non è la ndrangheta. Questa avrebbe interesse a farli venire per vari motivi (mezzi, manodopera, materiali) e su queste cose non si scherza». «La verità è che per poter venire ad investire qui da noi questi signori tendono a valutare se ci sono o meno incentivi statali mettendo anche a confronto l’eventuale costo del lavoro, ecco perché alla fine scelgono di andare altrove». «La Calabria è stata abbandonata dai suoi rappresentanti che in Parlamento servono solo ad alzare la manina». Sul futuro della Terme d’Antonimina,  Mammoliti è tassativo: «È vero, sono stato presidente delle Terme, conosco bene quella realtà e le dico che arrivati ad un certo punto quando ci si trova davanti ad una mentalità che contrasta con chi s’intende un pochino d’economia la soluzione migliore è quella di dimettersi ed andarsene a casa». Il rapporto con il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese, viene definito normale, di eventuale aiuto reciproco, se esistono le condizioni per poter collaborare anche «perché – dichiara Mammoliti – altri politici in giro non ne vedo.Sull’associazione dei sindaci, dico che si tratta di un organismo inutile che non è riuscito a produrre nulla per il territorio». «Non è un organo deliberante è solo un organo consultivo che serve solo alla spartizione di pochi posti retribuiti negli organi collegati. Servirebbe unità d’intenti ma tutto questo non accade». Infine, l’ultimo passaggio riguarda la sua appartenenza al partito della democrazia cristiana: «Sono ancora democristiano, non ho fatto mai nessuna tessera dopo che la Dc è finita. Quello era un partito fatto con delle strutture importanti e ricordo che quando finivano le riunioni uscivamo tutti sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda. Ho lavorato tanto per quel partito e ora indubbiamente non posso essere considerato come un simbolo della Dc, primo perché non c’è più, e secondo, perché ormai ho già raggiunto una certa età». Alla domanda finale, prima di congedarci, su chi è stato il miglior politico di sempre della Locride Franco Mammoliti risponde così: «A mio avviso, il migliore politico che la Locride abbia mai avuto è stato il commendatore  Guido Candida, il fondatore dell’ospedale. Quando c’era lui a Reggio Calabria comandavamo noi».

Antonio Tassone