Il pm Ezio Arcadi ha predisposto l’esame autoptico sul corpo di Giuseppe Galea per domani alle ore 11. La Procura di Locri sta, infatti, indagando sulla scomparsa del docente di Siderno. Per comprendere meglio le cause del decesso dell’uomo, e per capire se si tratta di un caso di malasanità, è stato anche nominato un collegio di medici tra i quali: un medico legale, un anatomopatologo e un consulente esterno. Il cinquantaduenne, lo ricordiamo, è improvvisamente scomparso domenica scorsa 4 febbraio all’ospedale di Locri dove si trovava ricoverato da diversi giorni. A sollevare tutti i dubbi sul decesso sono stati i familiari rappresentati e difesi dall’avvocato del foro di Locri Antonio Ricupero. Giuseppe Galea che stando a quanto riferito agli inquirenti dai parenti godeva di ottima salute e conduceva una vita regolare, era anche un ciclista amatoriale, si sentì male il giorno di Santo Stefano, accusando dolori al torace accompagnati da una forte tosse oltre che da difficoltà nella respirazione. «Accompagnato al pronto soccorso, racconta la famiglia del professore, gli viene diagnosticata una broncopolmonite e, dopo essergli state prescritte le cure, Giuseppe viene dimesso». La notte a cavallo tra il 23 e il 24 gennaio, Galea ha una nuova ricaduta per cui nuova corsa al pronto soccorso dove gli vengono somministrate quattro flebo. Il mattino successivo, dopo essere stato sottoposto a una radiografia al torace, al paziente gli viene diagnosticata una polmonite vera e propria, complice la tosse che «lo infastidiva» al punto da richiedere l’immediato ricovero. Il 27 gennaio Giuseppe Galea viene spostato in una stanza singola, dopo aver eseguito una tac, con la motivazione che «avrebbe dovuto rimanere isolato poiché affetto da tubercolosi». «Qualche giorno dopo- aggiungono i familiari- visionando nuovamente la tac, un medico del reparto ci riferisce che Giuseppe potrebbe essere affetto da alveolite polmonare». La situazione precipita domenica 4 febbraio alle 21.30 Giuseppe esalava l’ultimo respiro. Le indagini attualmente sono a carico di ignoti.
ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it