R. e P.

La morte dello sfortunato ragazzo indiano deceduto dopo dieci ore di attesa al pronto soccorso dell’ ospedale di Locri,non può essere rubricata come un caso di malasanità.

Si tratta decisamente di un caso di malagestione sanitaria,la cui responsabilità è da addebitare tutta per intero al commissario della sanità,on.le Occhiuto ed alla manager ospedaliera dottoressa Di Furia, oltreché a tutti i sindaci della locride,ai consiglieri regionali a chi siede al tavolo della giunta regionale .

Se ci fossero stati più medici, se fosse stata possibile una indagine endogastroscopica avendo il reparto di gastroenterologia, se ci fosse stato un centralino attivo per garantire la piena disponibilità di un medico, se ci fosse stata una corale azione di protesta per l’abbandono del nostro nosocomio, forse questo ragazzo a 24 anni non sarebbe morto. Forse , senza forse, è anche colpa nostra!

Pino Mammoliti (Presidente del Tribunale per i diritti del malato)