Dal carcere di Locri, l’attore sidernese Lele Nucera insieme ai suoi compagni detenuti, ha dato uno schiaffo al pregiudizio. “Noi siamo persone … la diversità non deve essere un pregiudizio”. Questo è lo slogan dello spettacolo che martedì 23 Dicembre, si è tenuto nel teatro della Casa Circondariale di Locri. Sette detenuti ( Pizzata Francesco, Mammoliti Aurelio, Morabito Domenico, Tagliati Federico, Fazzari Salvatore, Foti Gian Rocco), guidati dall’attore detenuto Lele Nucera, hanno portato in scena uno spettacolo inedito ed originale, un esperimento che Lele aveva già proposto,in forma ridotta, in un altro istituto ma che ora ha esteso, migliorato e reso unico nel genere e nei contenuti. Una valanga di emozioni che ha lasciato tutti a bocca aperta e inchiodati alla poltrona per più di un’ora. Si è trattato il tema della diversità a 360°. Si è parlato di : Immigrazione, disabilità, guerra di religione, omofobia, pregiudizi e molto altro; tematiche scottanti, attuali e di forte impatto sociale, che certamente hanno fatto riflettere. Erano presenti : il Direttore Dott.ssa Delfino, il Commissario Dott.ssa Pacileo, gli educatori: Dott.ssa Valeriani, Dott.ssa Foti ed il Dottore Rossi i quali hanno seguito il progetto sin dal primo giorno. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il sostegno degli agenti di Polizia Penitenziaria. In una ambiente come il carcere, spesso la diversità è un tabù visto e considerato che i detenuti e gli ex detenuti sono spesso vittime di pregiudizio e discriminazione, Lele ha pensato che bisogna partire proprio da quei luoghi per far si che questi uomini si rendano conto di cosa si prova ad essere visti dalla società con occhi diversi. “per la società chi commette un errore è un diverso nonostante gli sforzi e la volontà di recuperare”. Dal palco, l’attore Lele Nucera ha detto: ” Con queste parole non vogliamo imporre il nostro punto di vista, non pretendiamo che il nostro pensiero venga sposato a priori, ma ciò che vogliamo è farvi riflettere e ci auguriamo che ciò avvenga”. Lele, in questi anni di detenzione, ci ha sempre stupiti per la caparbia, la determinazione e l’impegno messo nel realizzare i suoi progetti e quanto avvenuto nella C.C. di Locri , è la dimostrazione e conferma che se si crede davvero in ciò che si fa, niente e nessuno può impedirci di realizzare i nostri sogni. Durante lo spettacolo è stata omaggiata la Francia per ricordare le vittime degli attentati di Parigi e , sulle note della Marsigliese, è entrato in scena un giovane detenuto musulmano ( Abdelkader Elsayed) con in mano un cartello con scritto: “Io sono contro l’Isis”. Lo spettacolo è terminato con una scena in cui i detenuti, sulle note del brano “Credo negli esseri umani”, hanno salutato il pubblico indossando una maschera bianca e mimando le parole della canzone. Solo alla fine si è potuto constatare che , dietro quelle maschere tutte uguali, dietro quel pregiudizio, c’erano Uomini, Persone, Essere Umani.

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