Non tarda ad arrivare una controreplica della F.S.I al direttore sanitario dell’ospedale di Locri Dott. Vincenzo Schirripa, che nei giorni scorsi sui nostri notiziari aveva replicato ad un loro precedente comunicato. Oggi on una nota stampa, che riportiamo integralmente, il sindacato  chiede ancora una volta le sue dimissioni.  “Vorremmo ricordare al Dott. Schirripa e alla Direzione Strategica dell’ASP che, i due Master specifici in gestione sanitaria posseduti, che lo abiliterebbero a svolgere le funzioni di Direttore Generale (ma non quelle di Direttore Sanitario Ospedaliero), non sostituiscono  la specializzazione nella disciplina o disciplina equipollente e  la “comprovata esperienza formalmente documentata”, richiesti dalla Legge e dal DPGR n. 127/2011, indispensabili  per occupare il posto di Direttore Sanitario.Quanto fermamente denunciato dalla F.S.I. viene confermato dal Curriculum del Dott. Schirripa, pubblicato all’Albo Pretorio dell’ASP in data 4/12/2013, da cui si evince chiaramente che lo stesso non è in possesso della “comprovata esperienza formalmente documentata” in quanto non dichiarata.Ci chiediamo se  i brevi periodi di servizio prestati presso la Direzione Sanitaria dell’ex Ospedale di Siderno a cui si fa riferimento nelle premesse della deliberazione n° 636 del 7/8/2014 siano riferibili al lasso di tempo da dicembre 2013 a luglio 2014, in tal caso dobbiamo dedurre che all’ estensore dell’atto deliberativo sia sfuggito un particolare rilevante e cioè  che l’Ospedale di Siderno è stato dismesso nel 2011 e che quanto dichiarato induce ad ipotizzare il reato di falso in atto pubblico. Considerato che il Dott. Schirripa non ha mai chiesto di essere nominato Direttore sanitario e che con uno stipendio svolge due incarichi – come lui stesso ha dichiarato -sarebbe bene che continuasse a svolgere le funzioni di Primario Dermatologo, svolte fino ad oggi con competenza e professionalità e presentasse sin da subito, le DIMISSIONI da Direttore sanitario dell’Ospedale di Locri visto il lapalissiano fallimento della sua gestione nonché la carenza dei requisiti richiesti dalla Legge

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