Monsignor Oliva, vescovo di Locri Gerace.
INCONTRO CON I DIPENDENTI DELLA CALL&CALL LOKROI
IN LOCRI (RC).
1. Esprimo tutta la mia solidarietà a Voi dipendenti della Call&Call Lokroi in Locri (Rc). Siete un gruppo numeroso e compatto, che in questo momento deve dimostrare ancora più coesione. Non si tratta solo di difendere il proprio posto di lavoro, ma di far sentire la vostra voce di fronte a tutta la comunità. Non è possibile giocare sulla pelle degli operai e delle loro famiglie cancellando dall’oggi al domani ben 130 posti di lavoro che danno pane a 130 famiglie. Sarebbe un sacrificio enorme ed insopportabile per un’area depressa come la nostra e che si rifletterebbe gravemente sulle corrispondenti famiglie domiciliate in un territorio socialmente ed economicamente molto debole.
2. Non si tratta di una “normale” decisione aziendale. Anche senza volere entrare nel merito della decisione, mi permetto far rilevare che il lavoro, proprio perchè è un diritto per tutti, dev’essere equamente distribuito in tutte le aree del paese, se non si vogliono creare ampie zone di emarginazione e di scarto sociale. Mi spiace dire questo.
1. Non è possibilmente né accettabile che una delle poche aziende, l’unica realtà privata di dimensioni consistenti che ha deciso di investire a Locri da oltre 12 anni, la COO&HR Call&Call Holding S.p.A. con sede in v. Cesare Cantù, 11 – 20092 Cinisello Balsamo (MI), in seguito alla decisione della ENGIE ITALIA di ritirare le proprie commesse, possa essere depotenziata con gravissimi danni su tutto il territorio. L’azienda, che nel 2017 conta 361 risorse operative e circa 15 risorse di staff regolarmente assunte ed allocate sulle due commesse attualmente attive (ENEL 231; ENGIE 130), venendo a perdere le commesse della ENGIE che ha deciso di uscire dalla sede di Locri per motivi organizzativi interni ed ha posto come condizione a Call&Call di trasferire l’attività a Casarano, sede pugliese del Gruppo Call&Call, di fatto avviando la procedura per riduzione di personale ex. art. 24 e 4 della legge 23 luglio 1991, n. 223, mette in ginocchio la stabilità economica e la pace di altrettante famiglie che vi lavorano.
2. Dopo l’uscita negli ultimi due anni di ing-bankspa e di Rcs mediagroup, l’attività aziendale viene così gravemente depotenziata con gravissime conseguenze sul piano sociale ed economico per tutto il comprensorio locrese.
3. Come vescovo di questa piccola diocesi del Sud Italia sono preoccupato per il futuro di tante famiglie. In questa area del profondo Sud non solo non sorgono nuove aziende, ma le poche operative vengono ridimensionate o chiuse. E, mentre a Roma si discute di politica, la crisi lavorativa qui si aggrava e cadono le ultime speranze delle famiglie. Come vescovo pastore in questo territorio colgo il quotidiano grido di dolore della gente, alla quale non resta che emigrare altrove in cerca di un posto di lavoro.
4. CHIEDO AI POLITICI DEL TERRITORIO DI FAR QUADRATO E DI METTERSI AD UN TAVOLO DI LAVORO PER STUDIARE LE MODALITA’ CINCRETE PER EVITARE LE GRAVISSIME CONSEGUENZE DI UN LICENSIAMENTO IN MASSA CHE METTEREBBE IN GINOCCHIO L’ECONONOMIA DI QUESTO TERRITORIO.
5. FACCIO APPELLO A TUTTE LE SOCIETÀ OPERANTI CON IL TELEMARKETING DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE LA POSSIBILITA’ DI OFFRIRE NUOVE COMMESSE ALLA COO&HR Call&Call Holding S.p.A OPERANTE IN LOCRI, PER ATTENUARE LE CONSEGUENZE DEL DISSANGUAMENTO SOCIALE ED ECONOMICO CHE UN LICENZIAMENTO IN MASSA COME QUESTO PROSPETTATO CREEREBBE PER TUTTO IL COMPRENSORIO.
6. FACCIO ALTRESI APPELLO A TUTTE LE FORSE SOCIALI ED ECONOMICHE SANE A CHE PRENDANO IN CONSIDERAZIONE LA POSSIBILITA DI APRIRE NUOVE ATTIVITA’ ECONOMICHE IN QUESTA AREA DEL SUD PER EVITARE CHE SIA AGGRAVATA LA SITUAZIONE DI TUTTO IL TERRITORIO.
7. SENTO DI ESPRIMERE IL MASSIMO DELLA CONSIDERAZIONE E DEL RISPETTO VERSO QUANTI IMPRENDITORI E MANAGERS DELLA FINANZA E DELL’ECONOMIA VALUTANO LA CONCRETA POSSIBILITA’ DI INVESTIRE RISORSE IN QUESTO TERRITORIO, GIÀ MOLTO DEPRESSO. SAREBBE UN SEGNO DI RISCATTO PER QUESTA TERRA CHE TROPPO SPESSO È VITTIMA DELLE PROPOSTE ALLETTANTI PROVENIENTI DALLA MALAVITA ORGANIZZATA, CHE TOGLIE DIGNITÀ E SPERANZA.
8. PER QUANTO MI RIGUARDA SEGUIRO’ CON ATTENZIONE LA VICENDA CHE MI AUGURO POSSA TROVARE SOLUZIONE. SPERO CHE LE FORZE POLITICHE DEL TERRITORIO PRESTINO PIU’ ATTENZIONE AD UN’ EQUA DISTRIBUZIONE DELLE OPPORTUNITA’ DI LAVORO, PER NON ACCRESCERE LE SITUAZIONI DI DISCRIMINAZIONE E DI DISUGUAGLIANZA SOCIALE.
Francesco Oliva, Vescovo