Ultime 48 ore all’Ospedale di Locri.
Caos al Pronto Soccorso, medici senza una guida abbandonati alle quotidiane intemperie di cittadini esasperati.
Il povero direttore sanitario ospedaliero, senza mezzi e senza risorse, non sa più dove sbattere la testa.
Solo ieri ha subito, con grande mortificazione, due aggressioni verbali da parte di familiari di pazienti in preda ad una crisi di nervi a causa della grave ed assurda situazione.
Il servizio radiologico è stato sospeso per circa 48 ore a causa dell’assenza dell’unico sanitario disponibile, colpito da lieve malore a causa del forte stress al quale è stato sottoposto nelle ultime settimane (mercoledì mattina era letteralmente sommerso da esami diagnostici da refertare con diverse centinaia di cittadini ad attendere dietro la porta).
Di conseguenza pazienti “parcheggiati” da 48 ore al Pronto Soccorso in attesa di un referto della radiologia.
Il DSO Schirripa cerca di tamponare, ma non è Rambo e neanche Padre Pio.
Arrivano giovani medici da Polistena e Melito per cercare di dare una mano, sono solo le solite estreme soluzioni per tamponare l’emergenza.
Ma all’ospedale di Locri l’emergenza è da anni all’ordine del giorno.
Quanto sopra descritto è avvenuto nell’unico presidio sanitario della locride nelle ultime 48 ore.
Questo è solo un breve resoconto del bollettino di guerra.
La situazione non è critica: è tremendamente drammatica.
Locri chiama Reggio.
Reggio chiama Catanzaro.
Catanzaro chiama Roma.
Roma fa finta di non sentire e, pertanto, non risponde.
L’unica certezza, davanti a questo scempio, è che la deputazione parlamentare calabrese conquista, di diritto e con merito, il primo posto nell’elenco dei “latitanti politici” più noti d’Italia.
Nella Locride stiamo morendo.
Vergogna!!!

GIOVANNI CALABRESE SINDACO DI LOCRI