Si svolgerà a Locri, il prossimo 21 agosto, con inizio alle ore 17.00, presso lo stadio comunale “Barone Macrì”, il memorial dedicato a Totò Spadaro, organizzato dal dinamico Nino Piscioneri. Per l’occasione si svolgerà  un triangolare di calcio con le rappresentative del tempo di Locri, Gioiese e Vibonese.

Vi diamo qualche cenno storico del calcio locrese:

L’Associazione Calcistica Locri è una delle più antiche e gloriose società di calcio calabresi. Fondata, a quanto risulta da un gruppo di appassionati sportivi nel 1909, con il nome di “Fortitudo Locrese” in Gerace Marina (L’odierna Locri, venne in seguito affiliata, Presidente l’avv. Armando Scaglione segretario il cav. Giovanni Galasso, alla Figc il cui commissario regionale, rag. Massimo Cavalcante, che tanta parte della sua vita dedicò alla diffusione e.all’organizzazione del “football”, in Calabria, così scrisse alla società: si prende atto con vivo compiacimento dell’iscrizione del Circolo sportivo “ Fortitudo Locrese” alla Figc e si manda allo stesso un voto di plauso per l’opera appassionata pienamente volenterosa dei suoi dirigenti i quali hanno in pochissimo tempo dotata l’istituzione di un proprio campo perfettamente regolamentare. Si aggiunge l’augurio che molte altre Società seguano l’esempio lodevolissimo degli sportivi di Gerace. Negli anni 1926- 28, allenatore Alessandro Palmisano di Taranto, la Fortitudo locrese ebbe già modo di schierare la seguente grande formazione: Massara, Ples, Costantino, Condorelli, Gratteri, Broussard, Serafino, Priolo, Giannotti, Fedele, Caserta. Fin dall’inizio dell’attività si distinse per agonismo e valore tecnico e nel 1926/ 27 unica della provincia di Reggio Calabria, disputò il Campionato Regionale Calabro insieme al Catanzaro, alla Vigor Nicastro e Paolana. Al termine del campionato si classificò al 1 posto assieme al Cosenza e la gara di finale, disputata sul neutro di Catanzaro, si conclude in parità a notte inoltrata dopo i tempi supplementari.
Particolare curioso che dimostra l’agonismo al tempo imperante: la gara non fu ripetuta perché le due Società, malgrado l’intervento dell’allora Presidente della XIV zona, il già ricordato rag. Cavalcante, non trovarono l’accordo sul terreno neutro dove disputare la nuova finale. Negli anni successivi, fino a tutto il 1940 disputò regolarmente e con alterna fortuna il Campionato di I Divisione mentre alla presidenza si alterano emeriti cittadini locresi (ing. Vincenzo Bruzzese, cav. Antonino Candida, Cancelliere cav. Antonino Candida, Cancelliere Cafiero avv. Gennaro cento e sig. Bernardo Spina) ed alla conduzione tecnica valenti allenatori (Ples, Gallinotti, Pettine, Lombardo e Gratteri). In questo lasso di tempo numerosi atleti locresi si segnarono per doti tecniche e furono trasferiti in società gloriose della massima Divisione fra tutti Gratteri. In questo lasso di tempo numerosi atleti locresi si segnarono per doti tecniche e furono trasferiti in società gloriose della massima Divisione (fra tutti Gratteri e Zumbo). Nel primo dopo guerra, mutata la denominazione in quella di Juventina Locri l’attività riprese dapprima sotto l.a presidenza del sig. Antonio Spadaro, autentico sportivo, e successivamente sotto la presidenza del barone Giuseppe Raffaele Macrì .Disputò a partire dall’anno 1948, il Campionato di Promozione e restano ancora ben fisse nella memoria le accese dispute col Siderno ed il Bovalino. In questo periodo si misero in grande evidenza giocatori locresi come Totò Gelsomino, Ciccio Baldari, Totò Bumbaca che divenne in seguito capitano dell’ A.S. Reggina, il fratello Rocco Bumbaca,  Lollò Cartisano, il portiere Macrì , Edoardo Murisciano e tanti altri.
Nell’anno 1959/60 fu scelta, unica dell’intera provincia a disputare il nuovo campionato di serie D ed in seguito, commissario il sindaco della città, avv. Michele Murdaca, allenatore il sig. Lenzi schierò la seguente formazione: Vigliarolo Dalla Costa, Guerra, Salomone, Martini, Bevilacqua, Licandro, Stifano, Maria Anastasio (Antonio Gentile, Calcio Dilettanti, il 31 marzo 1981). Furono anni di grande entusiasmo anche per la presenza in squadra di atleti di particolare valore che in seguitolo si affermarono in serie superiori  (Mammì Vigliarolo, Matalone, capitano della Nazionale azzurra dilettanti, Raise, Gobatto, Martini, Pertile, Bianchi, Salomone, Guerra, Favoino e Ieraci).
Alla guida tecnica negli anni successivi si alternarono valenti tecnici come Gay, Vaccari, Eberle, Costa, Conti, Mancini, Masci. Presidente il compianto comm, Gaetano Pedullà che rimase per tutta la vita affettuosamente legato alle sorti amaranto, ed allenatore Mancini, la Juve Locri fu sul punto di approdare alla serie sul punto di approdare alla serie C dopo un’entusiasmante lotta con il Crotone (che alla fine vinse il campionato) con il Barletta, l’Avellino ed il brindisi. Ricordiamo la formazione di quell’indimenticabile campionato: Gagliardi, Dalla Costa Licandro, Romanò, Pertile, Petronilio, Jeraci, Gobatto, Summa, Tavolino, Bianchi.
Al comm. Pedullà successe alla presidenza il dr. Aurelio Scarfò. Dopo la retrocessione avvenuta nel 1966, disputò il campionato di Promozione e, dopo la fusione con l’altra squadra locale che aveva ripresa l’antica denominazione di Fortitudo Locrese l’U.S. Locri, affidata alla gestione del Commissario Totò Spadaro, vinse sotto la guida del trainer Gianni Catalano il campionato di promozione girone B, perdendo lo spareggio con la Morrone di Cosenza per l’ammissione al campionato di serie D. Le gare si conclusero 1-1 a Locri con discusso pareggio ospite su calcio di rigore; 2 a 0 per la Morrone a Cosenza in una giornata in cui tutto andò storto agli amaranto. Ricordiamo la rosa di quell’anno: Barbieri, Russo, Catalano, Stranges, Guerrieri Cimarosa, Luverà, Accursi, Pedullà, Furci, Stivala, Licandro, Micheli, Minniti, Spadaro. Nei primi anni 1970 il Locri (gestito sempre dal commissario Spadaio, Nino Licandro direttore sportivo e Murisciano segretario) dominò la scena calcistica calabrese, tentando più volte di raggiungere la serie superiore. Nella stagione 1970-71 (allenatore Mimmo  Mercuri) condusse un appassionante testa a testa con la Palmese di Recagli, perdendo a cinque giornate dal termine (le due squadre erano appaiate a quote 36) il confronto diretto con i neroverdi e con esso la serie D.
Negli anni successivi si succedettero alla guida della squadra diversi allenatori come: Lillo Dieni, franco Calabrò, Ivan Calmino, Nuccio Vigliarolo il compianto Aldo Simoncello i giovani Totino Russo, Firmo Micheli, Pepè Monteleone, Rocco Nocera e dal 1981-82 l’attuale trainer Sandro Stivala. Al vertice della società che visse alterne vicende, a Totò Spadaro seguirono il rag. Vincenzo Napoli, il geom. Prochilo, Luciano Pedullà che vinse il campionato di 1^ Categoria 1982-1983, il compianto Pietro Bartolo ed Antonio Tallarida.
Agli inizi della stagione calcistica 1986-1987 venne chiamato al vertice della società nella qualità di Commissario unico, il rag. Giuseppe Gelonese, che accogliendo l’invito del sindaco, avv. Francesco Carnuccio, dell’assessore allo Sport Pino Sainato e dell’assessore Alfonso Passafaro e dell’intera amministrazione comunale avviò l’opera di rilancio del sodalizio amaranto, opera che proseguita dall’ing. Parasporo e dagli altri componenti l’attuale dirigenza ha portato alla prestigiosa conquista dell’ Interregionale.
                                                                                                                                                                                                         Da Gazzetta del Sud – Speciale Sport Locri- Pino Callipari