E’ proprio il caso di dire: “Siamo in Calabria!” Solo in questa nostra bella, ma martoriata regione, si registrano questi paradossi che tanti disagi provocano ai cittadini. I Licei Mazzini di Locri sono privi di aule sufficienti a coprire il boom di iscrizioni. Ciò, nonostante siano una delle migliori Scuole Superiori della Calabria, magistralmente diretta dal professore Francesco Sacco con una validissima vice preside, nella persona della professoressa Polifroni, con un ottimo corpo docente e non docente, con un altrettanto efficiente settore amministrativo e con alunni, in media, di alto livello. Se da un lato, dunque, si opera, diligentemente e seriamente, per garantire un eccellente livello di istruzione, centrando in pieno gli obiettivi del piano dell’offerta formativa, dall’altro ci si ritrova a dover combattere, sempre, contro i mulini a vento. Ed ecco che gli alunni, stanchi e delusi, hanno diffuso un comunicato, preannunciando la protesta ad oltranza, se non verrà trovata una soluzione, tempestiva e dignitosa. In una loro nota si legge: “Ben cinque classi non hanno uno spazio autonomo e dal 14 settembre sono costrette a svolgere attività didattica nei laboratori linguistici ed informatici. Questa situazione pregiudica il normale svolgimento delle lezioni e costringe noi alunni a trascorrere sei ore in una posizione scomoda e dannosa per la salute e preclude agli altri la possibilità di fare approfondimenti linguistici e multimediali, come previsto dalla programmazione dei docenti. Siamo a conoscenza che già da alcuni anni la scuola ha evidenziato questo disagio all’autorità competente, l’Amministrazione Provinciale di RC, ma nonostante le promesse e gli accordi, fino ad oggi, la situazione risulta immutata. Il mese scorso ci siamo illusi, avendo visto anche i funzionari dell’Ente visitare i nostri locali e prendere atto della precarietà in cui versiamo, che il Mazzini potesse ritrovare, finalmente, i suoi spazi. Le aule necessarie per garantire a tutti noi il diritto allo studio … ci sono … sono pure molto vicine, anzi fanno parte della stessa struttura. Queste ultime che negli scorsi anni, erano state concesse all’IPSIA di Siderno (sede coordinata di Locri) oggi ospitano solo dei laboratori, spesso inutilizzati. Pur nel rispetto delle esigenze degli alunni dell’IPSIA, che comunque nel corso degli anni sono diminuiti di numero, ci teniamo a rivendicare i nostri diritti. Per sensibilizzare le autorità competenti e la cittadinanza tutta, con l’appoggio dei nostri genitori, anch’essi delusi dalle tante promesse non mantenute, abbiamo organizzato per sabato 19 novembre p.v. alle ore 9:00, una grande manifestazione presso la nostra scuola. Con tale protesta, fatta volutamente di sabato, giornata in cui non c’è attività didattica , vogliamo evidenziare quanto forte sia il disagio che stiamo vivendo e il nostro dissenso nei confronti di quanti preposti a garantire la sicurezza, la salute ed il benessere di noi studenti, in realtà, si stanno letteralmente disinteressando di quanto sta vivendo il “Mazzini” di Locri. Non chiediamo più di quanto dovrebbe esserci garantito. Se non avremo risposte adeguate, da giovedì 24 l’azione di protesta proseguirà ad oltranza!”