Esperti a confronto a Locri sul “Piede diabetico”. Un tema che è stato posto al centro di un brillante corso di aggiornamento organizzato dal Comune di Locri in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurgici e Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria. Presidente onorario del corso il dottor Natale Barbera, componente insieme al dottor Giovanni Grossi del Comitato Scientifico, mentre coordinatore dell’evento è stato il dottor Vincenzo Carabetta.  Molteplici gli argomenti in cui gli specialisti si sono addentrati: dalla Vasculopatia alla valutazione Ecodoppler, dal microcircolo all’importanza del controllo glicemico e nella prevenzione.  A quest’ultimo aspetto è stato dedicato ampio spazio. È importante, è stato infatti più volte ribadito dai luminari, prima della cura, investire nella prevenzione. Il diabete di tipo 2, ad esempio, non si manifesta dall’oggi al domani e nel caso in cui altri familiari ne sono affetti il rischio di diventare diabetici è direttamente proporzionale al proprio peso. In questo contesto le campagne di informazione tese a modificare lo stile di vita, le abitudini alimentari e la sedentarietà potrebbero essere vincenti riducendo il rischio di sviluppare il diabete. Il controllo è altrettanto importante quando il diabete è già presente. Un adeguato monitoraggio può evitare le complicanze croniche, dato che la malattia è tanto più aggressiva quanto più la glicemia è alta e vi è un assenza di controllo. Una cura adeguata del diabete perseguita nel tempo è in grado di prevenire le conseguenze più gravi come quelle del piede diabetico. Una giornata di approfondimento e di grande interesse, dunque, anche sull’onda dei progressi medici registratisi negli ultimi anni in tal campo. Il piede diabetico è la prima causa di amputazione di un arto nel mondo occidentale. Solo in Italia si stimano 3000 amputazioni per piede diabetico ogni anno.
ALESSANDRA BEVILACQUA
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