COMUNICATO STAMPA: La FSI-USAE replica alle accuse rivolte al personale dell’Ospedale di Locri da parte del familiare della donna lasciata sporca nel letto.
In merito al comunicato stampa del 13 dicembre su una testata giornalistica con cui il familiare di una signora ricoverata presso l’Ospedale di Locri accusa il personale di averla lasciata sporca nel letto dopo otto ore di segnalazioni, la FSI-USAE ritiene doveroso fare alcune precisazioni. Pur condividendo la gravità di un disagio intollerabile e ritenendo ingiusto che un paziente rimanga sporco nel letto per così tanto tempo (circostanza che il personale infermieristico inservizio la notte dell’increscioso episodio ha motivato dichiarando che il reparto era sprovvisto, come spesso capita di biancheria), è altrettanto ingiusto addebitare l’omissione delle cure igieniche accusando il personale infermieristico per tale omissione. Non ci risulta alcun corso E.C.M sulla pulizia delle feci o urine, per cui, in assenza di un corso professionalizzante è logico dedurre che cambiare un pannolone rientri nel novero delle mansioni igienico-domestico-alberghiere cioè esecutive, manuali ed elementari e perciò estranee alle funzioni infermieristiche. Si tratta quindi di un attacco che parte probabilmente da chi, per mancanza di conoscenza della materia, ignora che per esercitare la professione infermieristica la normativa prevede di essere in possesso di una laurea in infermieristica, di aver superato un esame di stato abilitante, di essere iscritto ad un ordine professionale. Tutto ciò premesso nel riaffermare la grande professionalità e l’impegno nel segno di una grande umanità verso i pazienti bisognevoli di cure nell’Ospedale di Locri, cheil personale infermieristico svolge con alacrità e grande senso di responsabilità il proprio dovere,spesso,anche in carenza di personale di supporto compiti non pertinenti al proprio ruolo professionale. Va comunque puntualizzato che pur ponendo in essere le legittime lamentele, avremmo gradito che il signore in questione anziché gettare fango sul personale avesse orientato le sue accuse al problema reale che avrebbe determinato tale disfunzione, in maniera appropriata, ovvero avesse evidenziato solo la grave carenza di personale di supporto (OSS), di cui pur senza alcun obbligo di legge, si fa spesso, purtroppo, carico il restante personale. Va anche detto che all’Ospedale di Locri, dopo la chiusura del reparto di geriatria e in carenza di strutture idonee sul territorio, alcuni reparti anche per acuti, sopperiscono sacrificando la stessa funzione di reparto per acuti trasformandosi di fatto in posti letto per lungodegenti e privando quindi il diritto ad eventuali urgenze-emergenze. La FSI-USAE ha più volte segnalato agli organismi preposti la necessità di una reale ricognizione del personale mirata a riportare lo stesso personale alle funzioni di appartenenza, facendo cessare finalmente tutti gli “imboscamenti” che fin qui sono serviti a privare della giusta assistenza gli ammalati e nel contempo a gravare sul rimanente personale carichi di lavoro oneroso e stressante che se equamente assegnato e ripartito garantirebbe migliore qualità assistenziale, meno danni al rimanente personale e meno lamentele di questo tipo che finiscono per colpire sempre anche chi quotidianamente e con sacrifici svolge il proprio lavoro.
IL SEGRETARIO TERRITORIALE
Emanuela Barbuto