Negli ultimi giorni il Comando Gruppo di Locri ha disposto una serie di controlli nelle scuole della giurisdizione al fine di contrastare l’ormai dilagante fenomeno della dispersione scolastica.
Detto fenomeno, maggiormente presente per lo più nelle zone rurali e dell’entroterra del comprensorio, contribuisce all’allontanamento dei giovani dal loro percorso di formazione e di sviluppo intellettuale, necessario per il corretto inserimento nel mondo sociale, condizionando e limitando conseguentemente le loro scelte future. L’ottica della nuova concezione dell’istruzione obbligatoria, oltre ad impartire l’insegnamento delle nozioni basilari, prevede anche l’avvicinamento dei giovani al mondo del lavoro. La perdita di tale opportunità contribuisce a creare un terreno fertile per il fenomeno della delinquenza minorile, dove le organizzazioni criminali vanno spesso ad attingere.
Per questi motivi, il mondo dell’istruzione, in particolare quella primaria, è sempre stato per i Carabinieri del Gruppo di Locri uno degli ambiti dove sono state svolte numerose iniziative con lo scopo di avvicinare i giovani alle tematiche della legalità e delle istituzione, cercando di contribuire al processo di formazione dei futuri cittadini, indirizzandoli nella corretta via da percorrere.
L’iniziativa rientra nel protocollo di intesa denominato “Contributi dell’Arma dei Carabinieri alla formazione della cultura della legalità” che il Comando Generale dell’Arma ha concordato con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, finalizzato a promuovere, nell’ambito dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, un programma di attività a favore degli studenti.
In queste settimane, infatti, i Comandi dipendenti del Gruppo di Locri hanno proposto alle istituzioni scolastiche del proprio territorio una serie di incontri con gli studenti delle scuole elementari e medie, allo scopo di sensibilizzare i giovani su temi che rappresentano elementi fondamentali come l’”educazione alla legalità” e che spaziano dalle regole fondamentali per una civile convivenza al rispetto delle persone e dell’ambiente, non tralasciando il tema del “bullismo” fino ad approdare all’”educazione stradale”.
Parallelamente a tali progetti è stata affiancata anche un’attività di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica che, se non perseguito, potrebbe compromettere l’impegno profuso in ambito preventivo.
In tale contesto, i Carabinieri delle compagnie di Bianco, Locri e Roccella Jonica hanno condotto un’attività di verifica in sinergia con gli istituti scolastici del comprensorio, dove i militari delle varie Stazione si sono recati per creare un contatto con i dirigenti e gli insegnati al fine di raccogliere notizie utili sugli studenti e le loro abitudini, avviando di conseguenza uno studio di settore per appurare ed arginare tale fenomeno sociale che l’Arma intende contrastare.
In particolare, i Carabinieri del Gruppo di Locri hanno denunciato 22 persone, genitori di 11 alunni minorenni che hanno superato in gran parte il limite massimo di assenze dalle lezioni dell’anno scolastico 2016/2017, tenendo conto di quanto disposto dall’art. 731 del codice penale – “Inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori”- . Gli stessi, giuridicamente responsabili della vigilanza del proprio figlio, non avrebbero adottato alcun provvedimento nei confronti del minorenne, al fine di impartire l’istruzione scolastica obbligatoria, nonostante fossero a conoscenza delle numerose assenze accumulate durante l’anno scolastico.
Le giustificazioni fornite dai genitori sono state varie e, in alcuni casi, sarebbe stato riferito che i giovani, autonomamente, avrebbero deciso di non voler più frequentare le lezioni.
I militari continueranno nei prossimi giorni a vigilare sul fenomeno della dispersione scolastica, effettuando periodicamente analoghe verifiche presso gli istituti scolastici, al fine di arginare tale fenomeno e prevenire gravi conseguenza a livello sociale.