Un’ulteriore battuta d’arresto per il Comune di Locri alla presentazione del piano di riequilibrio pluriennale, infatti il Ministero dell’Interno, con una nota datata 12 novembre chiede all’ente comunale una serie di chiarimenti sul piano ripresentato dopo la bocciatura delle Sezioni Unite della Corte dei Conti di Roma, avvenuta lo scorso febbraio.
Bisogna fornire i dati del rendiconto 2014 in riferimento alle tabelle ed ai dati previsionali 2015 dove si faccia riferimento al bilancio di esercizio.
A mancare, nel piano fornito nuovamente dall’ente, è anche l’attestazione dell’organo di revisione sull’andamento del debito 2012-2014 e l’incidenza dei relativi interessi passivi sulle entrate concorrenti.
Il Comune dovrà quindi fornire una dettagliata indicazione delle risorse che saranno utilizzate per il ripiano, il consenso dei creditori al differimento del pagamento secondo le scadenze del piano di riequilibrio e la possibilità dei piani di rateizzazione.
Dovrà essere chiarito inoltre se sono previste future assunzioni nel presupposto della riduzioni della spesa, i servizi interessati e le ripercussioni che subirebbero i medesimi.
Una decisione che rimanda alla rimodulazione del piano avvenuta nel 2013 da parte del Consiglio Comunale quando ottenne un’anticipazione di liquidità di 6 milioni e mezzo.
“In tal modo – scrivono i giudici – la nuova amministrazione comunale ha ritenuto di confermare il ricorso all’anticipazione di liquidità la cui concessione ha prodotto inevitabili effetti sull’originario piano di riequilibrio finanziario pluriennale che è stato conseguentemente modificato”.

SARA FAZZARI

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