Inizio d’anno tra lunghe code di pazienti e medici quasi in rivolta. «È una vergogna, ci chiedono di garantire i Lea ma dove sono i colleghi degli altri reparti che dovrebbero darci una mano?». Nuovo anno e vecchie emergenze all’ospedale di Locri, ovviamente a causa della carenza di personale medico. A soffrire maggiormente della insostenibile situazione sono i reparti dell’emergenza-urgenza e soprattutto il Pronto Soccorso e la Radiologia. Il caso Pronto Soccorso è quello più clamoroso, e davvero se questo primo avamposto per la tutela della salute dei cittadini non è stato ancora “chiuso” lo si deve soprattutto allo spirito di abnegazione e serietà dei pochi medici rimasti (4 o 5 sui 20 previsti dalla legge in pianta organica), che, sono costretti a effettuare turni stressanti (di 12 ore e a volte anche di più ), che limitano fortemente le loro potenzialità e capacità professionali. Ecco quindi che gli ultimi due giorni del 2017 e il primi tre del 2018 hanno trovato un Pronto Soccorso con pochi medici in servizio, e una moltitudine di pazienti costretta a fronteggiare una sofferente attesa prima di poter essere sottoposta a visita.
Pino Lombardo- gazzettadelsud.it