È stata condannata dal Tribunale di Locri a 2 anni e 3 mesi di reclusione la dott. Giuseppina Morabito, che il 17 maggio 2013, nel corso di un diverbio con la collega N.B., avvenuto nel reparto di Ortopedia dell’ospedale spoke di Locri, avrebbe cercato di colpirla con un coltello. Al culmine della lite scoppiata in corsia, la dott. Morabito sferrava un fendente che non andava a segno grazie al tempestivo intervento dell’infermiere C.C. che, nel tentativo di calmare le due litiganti, s’interpose tra loro rimanendo leggermente ferito. Al processo della dott. Morabito sia la dot. N.B. sia l’infermiere C.C. si sono costituiti parte civile. Il giudice monocratico Annalisa Natale ha chiuso la vicenda riconoscendo colpevole la dott. Morabito responsabile dei reati unicati dal vincolo della continuazione di aggressione, porto abusivo di coltello in luogo pubblico, minacce e lesioni, e l’ha condannata, concedendole le attenuanti generiche, alla pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali. Il giudice, inoltre, ha riconosciuto la dott. Morabito colpevole del reato di lesioni colpose condannandola al 1 anno di reclusione. Il giudice Natale ha condannato la professionista anche al risarcimento dei danni nei confronti della parti civili, «rimettendo le stesse per la liquidazione davanti al giudice civile». E l’ha anche condannata alla «rifusione delle spese sostenute» che sono state quantificate in tremila euro. Il grave episodio all’epoca finì all’attenzione dell’Ordine provinciale dei medici, che aprì un’inchiesta, e del vertice aziendale dell’Asp, che subito collocò la dottoressa «in ferie d’ufficio». L’indagine, portata a conclusione dalla Procura di Locri, partì a seguito dell’intervento dei carabinieri, allertati dalla direzione sanitaria dell’ospedale.
Pino Lombardo- Gazzetta del Sud