La rete di protezione e di tutela sociale che si manifesta nei confronti dell’ospedale di Locri, è sostenuta, anche dalle firme di maggior prestigio dei giornali online. È il caso dell'” Eco della locride ” che ci segnala le difficoltà del reparto di urologia dell’ospedale.

Tra qualche settimana i medici, superstiti, rimarranno in due visto che il terzo andrà in pensione. Ma a prescindere, incidentalmente, dall’esiguo numero di medici che dovranno gestire una utenza sempre più larga , la segnalazione che desta preoccupazione è dovuta al non utilizzo di presidi medici di primaria e fondamentale importanza, come per esempio il litotritore per il bombardamento dei calcoli. Questo fondamentale strumento non è utilizzato a causa di un piccolo guasto tecnico di facile soluzione. Di conseguenza decine di utenti vengono trasferiti in altre sedi ospedaliere, quando basterebbe un minimo di manutenzione ordinaria per risolvere il tutto.

Anche per fare la broncoscopia,il macchinario è inutilizzato, spedendo gli ammalati a centinaia di chilometri di distanza.

La Direzione Generale ,anziché fare spot tipo “<Dolce e Gabbana” con un pubblico silente ed ammaestrato ,si interessasse dell’essenziale per l’ospedale di Locri.

Pino Mammoliti