R. e P.

L’ iniziativa promossa dal sindaco di Polistena e dai vari comitati di difesa della salute del territorio pianeggiano e di Vibo di indire una giornata di mobilitazione generale per difendere e potenziare le strutture ospedaliere presenti su quell’ area geografica,deve essere sostenuta e replicata anche nella jonica. I progetti di disgregazione sociale e di ridimensionamento dell’ offerta pubblica sanitaria messi in atto dal governo centrale e portati avanti da quello regionale nei confronti dei nostri presidi ospedalieri, vanno bloccati subito e senza alcuna incertezza. La gente della tirrenica e della locride non vale meno di quella del resto d’Italia e ,non vale molto meno,di quella di Catanzaro e Cosenza .

Preso atto della totale irrilevanza dei consiglieri regionali eletti nella Jonica e nella Piana e constata la assoluta indifferenza dei deputati e senatori nominati in Calabria,non rimane che allestire linee di difesa chiamando all’ appello la popolazione. Le balle e le promesse tradite sin qui annunciate dal duo Occhiuto -Di Furia non possono essere più sopportate da nessuna persona normodotata che abita i nostri territori. Nel resto d’Italia ( comprese le regioni floride dal punto di vista economico e sanitario) si muovono intellettuali e cittadini comuni per frenare la voglia di privatizzazione ed impoverimento del servizio sanitario, anche noi , che siamo gli ultimi di una fila infinita, abbiamo il dovere di fare ciò che la nostra classe dirigente non fa, cioè difendere il diritto alla salute soprattutto per i più deboli e meno garantiti.

Pino Mammoliti