“Domani è un altro giorno “. Come ci prepariamo ad affrontarlo?
Spesso per diradare le nubi di negatività sparse sui nostri comportamenti,sul nostro modo di intendere la vita,oltre la Fede ( per chi ce l’ha) ci soccorre la speranza di attendere un tempo migliore. Un tempo di gratificazione e giustizia che si può manifestare anche con una sentenza di un Tribunale o,di una Corte di Appello.
Certo gli anni di pubblico ludibrio non te li toglie nessuno, neanche una sentenza assolutoria,ma la certezza di essere stato un riferimento per gli ultimi e per coloro che non hanno speranza di libertà e dignità, questo conforta e non poco. Della odissea di Mimmo Lucano si è è parlato più in termini di conflitto ideologico e politico e ,quasi poco , del valore assoluto dell’uomo che per la libertà e la dignità di altre donne, bambini ed uomini si è fatto crocifiggere sull’altare della solidarietà.
Ma abbiamo colto sino in fondo il suo esempio? Siamo pronti ad assumere personalmente e collettivamente obbligazioni morali civili e sociali correndo gli stessi rischi e pericoli rinunciando alle mance della notorietà ?
Non sono stati bravi i Giudici ( sarebbe una triste consolazione) è stato bravo Lucano a non commettere errori di vanità o di famelica e spietata solidarietà in suo vantaggio. La solidarietà azionata dal sindaco di Riace è ben diversa da quella del PD ed in larga parte della intera sinistra. Ed è molto diversa da quella che in alcune realtà,esprime la Chiesa. Domani cosa rimarrà sul campo, quale solidarietà siamo disposti ad interpretare senza attendere una risposta giudiziaria?
Pino Mammoliti