R. e P.

Come quasi tutti i cittadini della locride ,sto seguendo con particolare attenzione le informazioni che ci giungono da fonti politiche, movimenti e associazioni territoriali e dallo stesso Presidente Occhiuto, senza tuttavia trarne alcuna garanzia di tranquillità e di certezza che l’ospedale di Locri o ,per finanziamento diretto o ,per annessione al patrimonio INAIL,possa essere messo in linea con gli standard della edilizia di ultima generazione. Speriamo che nelle prossime ore vi sia una comunicazione istituzionale di semplice e immediata percezione sensoriale per i cittadini più “intelligenti” e per quelli come me.

Ho letto le note di preoccupazione espresse dai sindaci, verso i quali sento tutta per intero la loro preoccupazione e ne condivido suspense e pathos. Ciò che mi provoca gastrite erosiva ed ulcerosa è la nota del PD reggino diffusa oggi su Gazzetta del Sud. A leggere il testo sembra che a scriverlo sia stato un gruppo di “medici senza frontiere ” e di combattenti senza paura e , soprattutto,senza vergogna,al punto tale da volerci avvertire che” da sempre” nei pensieri e nella azione politica di questi “servitori del Popolo” l’ ospedale di Locri veniva omaggiato più di Bella Ciao,dello statuto dei lavoratori e della stessa Costituzione.

Occhiuto sarà,se possibile, peggiore di Loiero, Oliverio di altri quattro consiglieri regionali che votarono per lo smantellamento dell’ospedale di Locri, qualche decennio fa. Sarà molto peggio di prefetti,generali e corazzieri d’ accatto succedutisi dopo l’omicidio Fortugno,ma dire che il sindaco di Locri, Calabrese,sia un politico che ha fatto della sua e nostra battaglia di difesa dell’ospedale e del personale medico,un baratto per finalità politiche personali, francamente è inaccettabile. Occhiuto,se dice bugie sul punto, è di pari indegnità rispetto a coloro,come i piddini, che le balle ce le raccontano da diverse legislature regionali.

Pino Mammoliti