Continua la battaglia del sindaco di Locri Giovanni Calabrese in difesa dell’ospedale di Locri, battaglia avviata nell’Ottobre del 2013, ma è stato ieri che nel suo ufficio il sindaco ha ricordato le promesse dell’avvio di nuove iniziative fatte dai sindaci della Locride prima del periodo Natalizio, affermando di stare valutando l’ipotesi di denunciare i vertici della Sanità calabrese, con in testa il commissario Scura, e tutte le persone dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, per interruzione di pubblico servizio.
La denuncia del primo cittadino di Locri scaturisce dal fatto che l’ospedale non ha reparti organici adeguati, personale carente, sia medico che infermieristico, e tutte queste situazioni causano l’interruzione del servizio sanitario che deve erogare l’ospedale di Locri.
Aggiunge che è nelle sue intenzioni denunciare anche il ministro della Sanità Lorenzin perché “non poteva non sapere”, dal momento che la problematica del depotenziamento dell’ospedale di Locri le era stata più volte evidenziata.
A nulla è valsa l’imponente manifestazione del 17 Ottobre 2015, quando 10mila cittadini hanno protestato per la situazione della sanità della città.
Dopo 4 mesi dalla protesta non c’è stato nessun intervento, né da parte della Regione, né da Roma, è la situazione è rimasta uguale a prima.
Nel campo sanitario il prezzo più alto rischia di pagarlo il territorio della Locride, perché è da oltre un anno che le iniziative istituzionali avviate per evitare il graduale decadimento dell’Ospedale della Locride falliscono o non vengono prese in considerazione. Purtroppo i risultati delle azioni di protesta non sono stati confortanti, e chi di dovere è sceso in campo solo con “ridicole passerelle elettorali” e promettendo falsità in termini di azioni e soluzioni.
Carlotta Tomaselli
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