R. e p.
Ho saputo da pochi minuti di essere indagato dalla Procura di Roma per avere offeso la reputazione della Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e di alcuni suoi componenti per una nota pubblicata sul mio profilo facebook dal titolo “onestà e coraggio” a seguito della fotografia scattata in occasione della visita a San Luca sotto la tabella indicante il nome della città di Corrado Alvaro sforacchiata da colpi di arma da fuoco trent’anni fa.
La cosa non mi stupisce né mi impensierisce per il solo fatto di avere difeso,con le mie modeste capacità,una comunità e l’ intera locride, da effetti scenici che facevano e fanno riemergere una storia ed una cultura che non ci appartiene e della quale,pur tenendo conto, non ci vede protagonisti. Sarà la magistratura- continua Mammoliti- a chiarire gli aspetti deformanti del mio scritto. Ciò che mi preoccupa è invece il continuo disinteresse delle Istituzioni,da quelle periferiche a quelle centrali , rispetto alla chiusura del campo di calcio che rappresenta uno dei pochi centri di socialità e crescita per tanti bambini sanluchesi.
I ragazzi di San Luca e della locride hanno bisogno di riferimenti sociali e sportivi per crescere con pari opportunità rispetto ai loro coetanei del resto d’Italia. Mettendo a confronto il selfie della Commissione Antimafia con la chiusura del campo di calcio, le due immagini offrono il segno della resa e dell’ indifferenza che certa politica ha e nutre nei confronti dei più deboli.
p.s. avevo due compagni di classe al liceo di SAN Luca – Mimmo Pipicella e Giuseppe Nirta- oggi eccellenti professionisti,che giocavano a calcio al pari di Baggio e Pirlo. Purtroppo, calcisticamente parlando, erano di San Luca, quindi il successo veniva anticipatamente negato.