Carlo Previte, consigliere comunale appartenente al gruppo di minoranza Scelgo Locri, ha formalizzato le dimissioni dal civico consesso che aveva preannunciato in data 04/01/2023 firmando, congiuntamente al capogruppo Vincenzo Carabetta e ai consiglieri Michele Ratuism, Anna Garreffa e Sofia Passafaro, un duro e inusitato documento di dimissioni, destinato a pesare come un macigno sul futuro politico/amministrativo della città.
Come si ricorderà, le dimissioni sono state elaborate il giorno 4 gennaio e, come appare evidente, l’accelerazione di tale drastica decisione è da ricercare nella nota protocollo nº 30.604 del 29/12/2022, con la quale il sindaco facente funzioni chiedeva al Presidente del Consiglio Comunale la convocazione della conferenza dei capigruppo “…per presentare la bozza del regolamento di Polizia Mortuaria…”,atto, questo, inusitato, non solo perché raramente si è vista una simile richiesta, ma anche perché interveniva dopo le dimissioni irrevocabili dalla carica di sindaco presentate da Giovanni Calabrese con nota del 14/12/2022 e, soprattutto dopo che per anni la minoranza consiliare aveva chiesto, invano, la convocazione di una commissione consiliare speciale di inchiesta sui fatti del Cimitero.
Ecco, quindi, che assume, particolare rilevanza la motivazione delle dimissioni, così riportata nel documento:
Con numerosi atti è stata portata all’attenzione delle forze di Polizia, della Procura ordinaria e di quella contabile, una serie di atti e comportamenti, commissivi e omissivi, che divergono dalla corretta e sana gestione amministrativa dell’ente.
Da ultimo, abbiamo tentato di accendere un faro sulle anomale attività e lavori intrapresi all’interno del cimitero comunale che, tuttavia, a oggi, non ha consentito di fare piena luce sull’intera vicenda e relativamente al quale non comprendiamo come mai, solo ora, a consiglio comunale sostanzialmente sciolto, riceviamo la richiesta di convocazione della conferenza dei capigruppo per esaminare la bozza del regolamento cimiteriale che era stato annunciato da anni.
Oscure appaiono le motivazioni effettive che hanno portato il sindaco ff a richiedere in modo formale al Presidente del Consiglio tale convocazione, quasi come a volerne lasciare traccia. Certo è che le dimissioni della minoranza hanno bloccato tale strana iniziativa che, a oggi non è stata riproposta.
La rilevanza politica delle motivazioni poste a base delle dimissioni è tale da influire, come sembra ormai chiaro a tutti gli addetti ai lavori, lo stallo nelle trattative politiche per la formazione delle liste che concorreranno al rinnovo del consiglio comunale della città.
Tale documento, a oggi, è stato pienamente condiviso dalla sezione cittadina del Partito Democratico e dallo storico movimento cittadino Locrinasce e, coerentemente, alcuni appartenenti all’originaria lista Scelgo Locri, chiamati a subentrare in consiglio comunale, hanno declinato l’invito. A essi va attribuito il merito di aver anteposto i valori di appartenenza, lealtà verso i propri elettori, perseguimento di politiche improntate a legalità, trasparenza e coerenza.