Il Vicario Giudiziale

Carissimi,

per la prima volta mi accingo a scrivervi in qualità di Vicario giudiziale. Permettetemi di ringraziare, innanzitutto, il nostro Vescovo Francesco per la fiducia riposta nei miei confronti nell’affidarmi un ministero così importante ma anche così delicato.

Voi tutti sapete che il primo Giudice nella propria diocesi è il Vescovo diocesano, il quale deve nominare, obbligatoriamente, a norma del Codice di Diritto Canonico, un Vicario giudiziale che esercita sull’intero territorio diocesano una potestà ordinaria (in virtù dell’ufficio concesso); vicaria (perché la esercita in nome del Vescovo); giudiziale (nell’ambito dell’amministrazione della giustizia). L’importanza della sua costituzione deriva dal fatto che il Vescovo, pur restando il primo giudice, ha il compito principale di annunciare il Vangelo al popolo affidatogli e di amministrare i Sacramenti della Salvezza. Pertanto, il Vicario giudiziale, insieme col Vescovo, costituisce un unico Tribunale (can. 1420 §§1-2 CIC 1983; DC art. 38 §2), pur lasciando, il primo, libero nel giudicare.

Come ha ricordato più volte Papa Francesco al Tribunale della Rota Romana, «l’amministrazione della giustizia nella Chiesa è una manifestazione della cura delle anime, che richiede sollecitudine pastorale per essere servitori della verità salvifica e della misericordia»; questo è il compito dei Tribunali, questa è l’importanza che viene attribuita al Tribunale diocesano che – in quanto organismo attraverso cui il Vescovo, personalmente, o mediante il Vicario giudiziale, assolve alle questioni che richiedono l’esercizio della potestà giudiziaria – ascolta, analizza e decide quali siano i provvedimenti necessari difronte a situazioni che esigono un processo amministrativo o giudiziale. I suoi compiti, principalmente, sono: 1. Le cause matrimoniali; 2. Le cause di accertamento di delitti e conseguente inflizione o dichiarazione di pene canoniche; 3. I procedimenti inerenti domande di dimissione dallo stato clericale; 4. I procedimenti di contese tra fedeli e tanti altri.

Pertanto, fissando un appuntamento presso il Tribunale diocesano, telefonicamente, via e-mail o tramite il proprio Parroco, ogni lunedì e giovedì (i giorni potrebbero subire variazioni ma saranno prontamente comunicate) dalle ore 09:00 alle ore 12:00, sarò a disposizione per le Consulenze inerenti, in modo particolare, alle nullità matrimoniali, per valutare se ci sono gli estremi per avviare una causa di nullità oppure no; se procedere per via ordinaria e demandare al TEIC, oppure, se procedere per via breve e trattare la causa presso il nostro Tribunale diocesano. Per chi non riuscisse a raggiungermi nei giorni e negli orari su indicati, per giuste cause, potranno essere valutati, caso per caso, giorni e orari differenti.

Il Signore mi renda sempre più capace di ascoltare, cioè di comprendere la visione e la ragione dell’altro, in modo da favorire, anche in ambito giudiziale, la “cultura dell’ascolto” che diviene necessario presupposto della “cultura dell’incontro”.

Affido a Cristo, Giudice misericordioso, questo mio servizio e tutti Voi. Un ricordo reciproco nella preghiera.

Locri, 01 novembre 2023                                                                       don Antonio Peduto  Vicario Giudiziale