Era ancora un ragazzino, Domenico Zappavigna, quando il 9 gennaio 2023 è scomparso, stroncato da una brutta malattia, il sarcoma di Ewing, che lo ha portato via nel giro di pochi mesi. Oggi, la sua generosità e il suo sguardo aperto alla vita rivivono nell’azione dell’associazione che porta il suo nome, condotta dal papà Vincenzo (che la presiede) e da tanti soci e sostenitori che hanno scelto di aiutare chi prova quello che hanno patito loro durante la sua terribile malattia.

E così, ieri mattina, presidente, dirigenti e soci dell’associazione “Amici di Domenico Zappavigna” hanno consegnato le quattro sedie a rotelle donate al Pronto Soccorso dell’ospedale di Locri grazie alla raccolta fondi fatta con versamenti sull’iban del sodalizio (IT1007091813000000001566929) e con la vendita delle bomboniere solidali.

I quattro presidi, con tutta probabilità, andranno in dotazione alla nuova ala di Osservazione breve intensiva in via di completamento al Pronto Soccorso e sono stati materialmente trasferiti nella disponibilità dell’Asp (che nelle scorse settimane aveva deliberato l’accettazione della donazione) nella partecipata cerimonia che ha avuto luogo ieri mattina nello spiazzo antistante l’ingresso della struttura di via Verga.

Erano presenti, oltre ai rappresentanti dell’associazione, il vescovo mons. Francesco Oliva, la direttrice dell’Asp Lucia Di Furia (che ha speso parole di elogio e gratitudine all’associazione), il direttore sanitario dell’ospedale Giuseppe D’Ascoli e il primario del Pronto Soccorso Francesco Rispoli.

«Questa – ha detto Di Furia – è una terra povera economicamente ma ricca di umanità, capace di trasformare il dolore in generosità». E dunque, il cuore generoso di questo giovanissimo benestarese che ha lottato fino alla fine per la vita, continuerà a battere attraverso l’attività dell’associazione. Che non si ferma: è in corso infatti una nuova raccolta fondi a favore dei pazienti affetti da tumori infantili e per sostenere le famiglie. Obiettivo, la donazione di una cella a un laboratorio di Bologna che opera nelle cure con l’utilizzo di cellule staminali.