Christian Guarnieri è stato ricordato descritto da don Fabrizio Cotardo, parroco della Cattedrale di Locri, con parole commosse ma anche molto dure

Non tocca a me giudicare niente e nessuno. Non lo faccio e non lo farò.

Sarà la giustizia a fare il suo corso, si cercherà di ristabilire la verità e, se ci sono, saranno evidenziate eventuali negligenze e individuati eventuali colpevoli. Ma si può morire a 33 anni in questo modo?

Nel 2024?

Comunque niente potrà restituire il tuo garbo, la tua gentilezza, il tuo sorriso ai tuoi genitori e a quanti hanno avuto il piacere di apprezzare le tue qualità.

Cristian, ora che vivi tra le braccia di Dio, consola quanti piangono per il tuo prematuro ritorno nella casa del Padre, intercedi per la pace delle loro vite affinché vengano abitate dalla speranza e visto che, certamente, sarai vicino al cuore di Dio, raccomandaci a Lui e, se puoi, ricordagli di guardare quaggiù, verso la nostra locride e chiedigli di aiutarci a riscoprirci veramente e pienamente umani.

In fondo, forse, è proprio quello che abbiamo perso.

In fondo, forse, la tua vita sarebbe comunque giunta al termine.

Però, forse, un po’ di umanità, di attenzione, di premura, ti avrebbero permesso di vivere le tue ultime ore in modo diverso.

A-Dio carissimo Cristian. A-Dio!

Il Risorto sia la tua consolazione.

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