R. e P.

Grande entusiasmo e profondo orgoglio per il Liceo Scientifico Zaleuco, sede centrale del Polo Liceale “Zaleuco – Oliveti – Panetta – Zanotti”, guidato dalla Dirigente Carmela Rita Serafino, che sabato 15 Febbraio ha intitolato l’Aula Magna all’architetto Costantino Dardi, progettista dell’intero Istituto. L’evento è stato inserito in un meeting dal titolo “Semplice, lineare, complesso”, scelta azzeccatissima, che esprime l’essenza dello stile di Dardi, che collocò la realizzazione dello Zaleuco nel gruppo dei lavori definiti “configurazioni centrali”, in cui nella fase compositiva e progettuale è stato privilegiato il principio generatore e ordinatore. Lo studio e l’applicazione della geometria diventa il termine di verifica per riconoscere la forma e la sua combinazione secondo canoni prefissati. La kermesse suddivisa in vari momenti ha visto al tavolo dei relatori: la Dirigente Serafino, la figlia di Dardi Domitilla, storica e curatrice di design e l’architetto Paolo Albano, fautore del progetto “Città del Mare”. Tra i presenti numerose personalità politiche, civili e religiose: il Vescovo della Diocesi di Locri – Gerace Mons. Francesco Oliva, l’architetto Pasquale Giurleo, fondatore del progetto “Planetaria – Orto Urbano”, l’architetto Ilario Tassone, Presidente dell’Ordine Architetti della Provincia di Reggio Calabria, il prof. arch. Martino Milardi, del Dipartimento di Architettura e Design – UNIRC, Giuseppe Zimbalatti, magnifico rettore dell’Università di Reggio Calabria, Francesco Macrì, Presidente GAL Terre Locridee, Giovanni Calabrese, assessore alle Politiche per il lavoro e alla Formazione professionale della Regione Calabria avv. Antonio Lacopo, Presidente della Camera Civile di Locri, avv. Antonio Alvaro, Presidente della Camera Penale di Locri, Tommaso Marletta, compositore, Alessandra Laganà, musicista, il Sindaco di Locri Giuseppe Fontana, l’Assessore del Comune di Locri Ornella Monteleone, il vice sindaco della città Metropolitana, Carmelo Versace  inoltre il comandante della Stazione dei  Carabinieri di Locri Aldo Monaco e rappresentanti della scuola del comprensorio: il Dirigente Pirruccio, la Dirigente Ferrigno, la Dirigente Zurzolo e la prof.ssa Simona Romeo, come rappresentante dei Licei Mazzini. Prima dell’inizio dei lavori la band dei Gin Lemon ha intonato l’inno di Mameli, suscitando forte emozione nei presenti. A seguire i saluti della Dirigente Serafino a tutti i presenti, con un ringraziamento particolare alla figlia dell’Architetto Dardi e a Paolo Albano per la sua disponibilità e la forte caparbietà a volere l’evento come riconoscimento meritato della paternità di un’opera ad un grande dell’architettura. Inoltre la Serafino ha messo in evidenza che il titolo del Convegno è stato preso da un libro di Dardi, in cui si esamina la costruzione teorica dell’architetto, individuando nella nozione di configurazione il cardine della metodologia compositiva definita dallo stesso Dardi. In un altro scritto Gioco sapiente: tendenze della nuova architettura, del 1971, lo stesso anno della progettazione del Liceo Zaleuco, ispirandosi a Le Corbusier, afferma che la geometria è il nostro principio fondante. Essa dà forma ai simboli che rappresentano la perfezione, il divino, e ci procura le sottili soddisfazioni della matematica. Non a caso l’Aula Magna è chiamata “Cubo di Dardi”, un cubo attraversato da un cilindro, forme semplici, ma nell’insieme grandiose e nei particolari complesse. Il Liceo Zaleuco, conclude la Serafino, non è solo una struttura scolastica, ma proietta tutta la comunità verso la modernità. Dopo ciò avviene il momento dell’Intitolazione dell’Aula Magna attraverso le parole della dirigente: “Come Dirigente Scolastica annuncio ufficialmente che da oggi l’Aula Magna del Liceo Zaleuco si chiamerà “Costantino Dardi”. Parole adamantine, che resteranno nella storia di questa scuola e nel cuore delle nuove generazioni di questa terra come sigillo di orgoglio ed esempio di passione e professionalità.

Questo il senso delle parole di Paolo Albano, che dopo la Dirigente ha continuato a moderare l’intero evento. L’architetto ha due diritti, ha ribadito Albano: l’integrità del progetto e la paternità del progetto, esprimendo la sua soddisfazione che ciò si sia realizzato, nei confronti di Dardi, proprio in questo Liceo, inoltre ha comunicato la sua emozione nei confronti dell’impegno profuso dai ragazzi del Liceo Artistico e del Liceo Zaleuco per la realizzazione dell’evento. Il sindaco di Locri Fontana ha sottolineato la grande sensibilità artistica di Dardi e il dialogo, che viene fuori dalle sue opere, tra memoria e innovazione. Il Liceo Zaleuco è una visione lungimirante dell’architetto Dardi, che diventerà un punto di riferimento per tutta la comunità Al termine dell’intervento Fontana ha omaggiato Domitilla Dardi con un libro su Locri Antica, Il vice sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, Mimmo Versace ha messo in evidenza come l’intitolazione non è stata fortuita o superficiale, ma un momento in cui si è sentita tutta la gratitudine verso un artista che ha dato tanto alla nostra terra. Il Liceo Zaleuco non è una scuola qualunque, è un’eccellenza che tutti ci invidiano. Anche Versace al termine dell’intervento ha omaggiato la Dardi con un libro sul cinquantesimo anniversario dalla scoperta dei Bronzi di Riace. Il Vescovo Oliva si è congratulato per l’iniziativa, che ha riconosciuto la paternità dell’opera a Dardi, ma soprattutto per la soddisfazione dei ragazzi che considerano la scuola un posto confortevole. La scuola crea speranza, altrimenti l’ambiente si annulla. L’avv.  Carmela Neri, Presidente Ordine degli avvocati di Locri si è complimentata con la Dirigente per aver coinvolto all’evento un gran numero di professionisti nel campo giuridico. Ha messo, inoltre, in evidenza come non sia stata cosa da poco l’interesse di Dardi verso l’edilizia scolastica, perché bisogna parlare ai ragazzi del diritto e della bellezza. Il passato si riflette nel presente e si proietta nel futuro. Il Magnifico Rettore dell’Università di Reggio Calabria Giuseppe Zimbalatti ha messo in evidenza come la Dirigente abbia saputo interpretare il suo ruolo non solo in impegni istituzionali, ma anche nel realizzare eventi come questo, in cui si respira la cultura ad alti livelli, proprio in questa terra considerata la culla della civiltà. Ci voglio più eventi culturali come questo per tutelare i ragazzi dall’avanzamento dell’Intelligenza Artificiale, che porterà, inevitabilmente, ad un appiattimento culturale. Francesco Macrì, Presidente del GAL Terre Locridee ha sottolineato come ancora ci sia una scarsità di opere di pregio. Il territorio continua a spopolarsi e bisogna invertire la tendenza. Le persone devono avere la consapevolezza di vivere in un posto magnifico Il Comandante Monaco ha ribadito l’importanza della legalità a scuola, dove la partecipazione è più attiva rispetto al passato. Il dott. Crinò, Presidente del Consiglio d’Istituto, ha espresso il suo orgoglio per l’evento, e la convinzione che bisogna investire nella scuola e nel valore della collaborazione. Giovanni Calabrese, assessore regionale, ha evidenziato l’importanza dell’evento per la città, ringraziando Albano per aver messo in rilievo la figura di Dardi. Dopo gli interventi iniziali, ha preso la parola Domitilla Dardi, esprimendo la sua commozione per la giornata dedicata al padre affermando che il padre sarebbe stato fiero di tutto questo, soprattutto perché riguarda una scuola. La Dardi ha poi ricordato le umili origini paterne e di come ebbe sempre la volontà e la costanza di portare avanti la sua realizzazione culturale. Importanti, per lui, le figure di alcuni docenti che lo hanno ispirato, ma anche di grandi architetti, come Le Corbusier. Arrivò a realizzare lo Zaleuco, vincendo un concorso, nel 1971, all’età di 35 anni. Il Sindaco di Roma Argan vedeva in Dardi “il progettare per non essere progettati”. Un augurio che Domitilla Dardi ha girato ai ragazzi per il loro futuro. Si è passati, poi, alla seconda parte della giornata, al Dardi Lab: Architettura interrotta, in cui i ragazzi della classe III B E IV B, seguiti dalle docenti Rossella Fontana e Sabrina Prestipino, organizzatrici di tutto l’evento, con la collaborazione dell’architetto Pasquale Giurleo hanno presentato delle tavole, esposte in Aula Magna, in cui sono state riportate le più importanti opere di Dardi. Non solo, hanno proiettato un video in cui lo Zaleuco è stato ripreso da diverse angolazioni, e due alunni della IV B: Matteo Leonello e Aurora Spataro hanno letto un bellissima relazione sulla stile dardiano, aggiungendo alcune proposte di cambiamento dell’edificio scolastico, a partire dal colore. Sempre i ragazzi delle sopracitate classi hanno fatto servizio di accoglienza ospiti, rendendo più ordinato l’evento. Si è proseguito con la terza parte del convegno il Tavolo Dardi. Ad iniziare l’architetto Ilario Tassone, Presidente dell’Ordine degli architetti della Provincia di Reggio Calabria sul tema “Professione, Architettura e contemporaneità”. La qualità dell’architettura è fondamentale, perché bisogna avere il coraggio di spingersi oltre per lasciare segni importanti sul nostro territorio. Non esiste più la figura dell’architetto individualista, ma che collabora e comunica. La scuola è un simbolo importante per il territorio, perché immagine di bellezza e legalità. Il prof. arch. Martino Milardi, del Dipartimento di Architettura e Design – UNIRC, ha relazionato sul tema “Dal design strutturale dardiano agli scenari contemporanei”, in cui ha sottolineato l’importanza del docente nella formazione dei futuri architetti. Dardi, all’Università è molto studiato, ma poco celebrato. La sua architettura è un esempio di come l’architettura segna lo spazio circostante, definisce il vuoto governando lo spazio. A seguire l’avv. Antonino Lacopo, Presidente della camera Civile e l’avv. Antonio Alvaro, Presidente della camera penale, hanno relazionato sul tema “Diritto e Bellezza”, sottolineando il rapporto tra Diritto e Bellezza, citando Celso “il diritto è l’arte del bene e del giusto”. Esiste il diritto alla bellezza e la bellezza del diritto e questo rientra nella Costituzione all’art.13, 24 e 27. L’art.9 prevede, inoltre, la tutela del paesaggio anche nell’interesse delle future generazioni. Il cubo di Dardi è una forma chiusa, che fa pensare ai carcerati, ma se si apre il cubo diventa una croce, che si apre alla speranza. Si è continuato, poi, con un video – intervento di Alessandra Laganà e Tommaso Marletta dal titolo “Le Pietre che cantano – Psico Acustica Magna Grecia”, in cui hanno sottolineato la forza poetica che le opere d’arte sprigionano nelle loro forme, affermando che nell’antichità la musica comprendeva diverse discipline anche di carattere scientifico. Al termine del convegno sono state consegnate a tutti gli ospiti, ai relatori e alle organizzatrici dell’evento delle tavolette realizzate con tre tipi di terracotta, raffiguranti la sagoma della struttura dello Zaleuco con in evidenza le forme geometriche più semplici: il cerchio, il quadrato, il triangolo. Insieme a queste delle stampe in chiaroscuro del Logo dello Zaleuco, donato alla scuola dall’architetto Paolo Albano lo scorso anno. A Domitilla Dardi un lavoro di oreficeria, raffigurante il momento in cui Prometeo, liberato da Eracle, riacquista il suo stato di divinità. Tutti i lavori sono stati realizzati dalla classe III B, indirizzo arti figurative del Liceo Artistico di Siderno insieme ai docenti: Giuseppe Barreca, Pietro Cilione, Attilio Papandrea, Domenico Rombolà, Alfonso Pellegrino. Si ringrazia per la straordinaria realizzazione della targa di intitolazione, nonché della targa del Dardi Lab e delle locandine Simona Prestipino, grafica pubblicitaria. Le composizioni floreali sono state offerte dalla ditta “Millefiori – Barillà” di Locri.”. L’architettura è un sogno, la geometria il suo racconto, il manufatto la realizzazione del sogno, l’architetto colui che racconta sogni” (Carlo Farroni)

COMITATO COMUNICAZIONE POLO LICEALE “ZALEUCO – OLIVETI – PANETTA – ZANOTTI”