R. e P.
Il grido di speranza “Abbasso la ndra” che nei mesi scorsi si è levato nella Locride grazie ad un innovativo progetto multimediale portato avanti dagli alunni del “Mazzini” in collaborazione con l’artista Bruno Panuzzo, continua il suo percorso. I giovani studenti, infatti, a conclusione dell’anno scolastico, si sono resi protagonisti di un gesto nobile, elegante e alquanto singolare inviando una copia dell’elaborato finale prodotto al Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, a Sua Santità Papa Francesco, al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al Presidente del Senato Ignazio Larussa, al Presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana, al Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, al Ministro della Giustizia Carlo Nordio, al Ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi. L’opera è stata, inoltre, personalmente donata alle Forze dell’Ordine presenti sul territorio, nonché, ad Enti istituzioni locali che, con il loro pregevole operato, si distinguono garantendo sicurezza e servizi di rilievo nei confronti dei cittadini.
La risposta del Quirinale non si è fatta attendere! Al “Mazzini” di Locri è giunta, infatti, nei giorni scorsi, direttamente da Roma, una telefonata di ringraziamento da parte della segreteria del Presidente della Repubblica il quale “ ci teneva a complimentarsi con Dirigente, docenti e studenti per la valenza educativa dell’opera prodotta”. “Un gesto singolare e fortemente simbolico” ha dichiarato Bruno Panuzzo (che ha curato lo sviluppo del progetto e composto le musiche utilizzate nella produzione dell’opera). L’artista ha aggiunto, inoltre, che “Simili iniziative avvicinando i giovani alle Istituzioni e alla comprensione che l’osservanza delle regole garantisce a tutti di vivere in una società civile godendo appieno del diritto prioritario di ogni essere umano: la libertà”.
Grande la soddisfazione del Dirigente scolastico Francesco Sacco il quale ha affermato con forza che “ Se le nuove generazioni saranno educate a comprendere l’importanza di spendersi per realizzare una società più giusta e più umana nella quale la legalità rappresenti un valore fortemente condiviso, il sacrificio di tante persone che hanno immolato le loro vite per questo, non sarà stato vano”
L’opera “Abbasso la ndra” non vuole “giudicare” chi si è reso responsabile di azioni eticamente scorrette, ma intende, invece, incoraggiare la catarsi, il pentimento ed alimentare la speranza nel cambiamento in positivo del nostro territorio.
Spesso i giovani si sentono attratti da chi viene ritenuto “uomo di rispetto” o da chi dimostra di possedere denaro, il compito delle persone adulte, degli educatori, dovrebbe essere quello di far capire loro che la virtù di un uomo non si misura dalla propria apparente eccezionalità, ma dal corretto, onesto e dignitoso vivere quotidiano. Per raggiungere quest’ obiettivo è necessario, oggi più che mai, che famiglia, scuola, istituzioni civili e religiose tornino a lavorare insieme, in sintonia. Solo così si potrà promuovere la crescita morale, intellettuale ed umana del territorio della Locride.
alle regole ed al corretto vivere civile. La ndrangheta, nonché la criminalità organizzata in genere, offuscano ciò che rappresenta l’elemento centrale delle nostre vite: la Libertà. Le nuove generazioni debbono cooperare con le Istituzioni per combattere e debellare questa atroce piaga sociale. Le “mafie” sono un “fattore” che condiziona negativamente il sistema e toccano in
maniera profonda ogni aspetto della nostra Società. Se le nuove generazioni non verranno educate alla corretta conoscenza delle Leggi, il loro ed il nostro futuro non sarà caratterizzato dall’Illuminismo, ma rischierà di “ammalarsi” del suo esatto contrario: l’oscurantismo. Bisogna ricordare, in maniera costante, il grande sacrificio di tutte quelle persone che hanno immolato la loro vita per la libertà. Uomini e donne che hanno mantenuto, fino al giorno della loro tragica dipartita terrena, la speranza di un mondo migliore. Le mafie non rappresentano solo l’esaltazione ad un atavico “istinto di morte”, ma un serio problema che tocca da vicino ogni generazione. Occorre far capire a molti giovani quanto gli esponenti delle criminalità organizzata siano pericolosi. Queste persone non debbono mai riprodurre, per le giovani generazioni, degli
“eroi”. I giovani vanno “educati” a valutare e capire ciò che queste persone effigiano realmente: “i venditori di morte”. Uomini e donne spesso soli e perennemente in conflitto con se stessi (oltre che con la società civile). Soggetti isolati non solo da Dio, ma da loro stessi a causa delle atrocità commesse.. Ma come tenere insieme, oltre la finzione filmica, queste due entità così diverse e contrastanti: criminalità e cambiamento? Prima di tutto arrivando a capire quanto nella vita sia facile perdersi e commettere errori. Poi occorre conferire, qual ora siano presenti i presupposti, fiducia a chi “lotta” per rimediare ai propri errori ed ha chi ha pagato il proprio debito con la giustizia. Tutto questo consentirà un corretto reinserimento nella società civile. potranno assumersi gradualmente delle responsabilità, connotarsi e capire (senza dubbio alcuno) che occorre necessariamente schierarsi dalla parte della Legge e della società civile. Nella vita bisogna decidere cosa “fare” … se combattere per le cose in cui si crede o lasciar perdere”.
Un grido di speranza si leva dalla Locride e coinvolge le Istituzioni nazionali e locali con l’ormai celebre slogan “Abbasso la ndra”. Un gesto nobile, elegante e singolare quello compiuto dagli studenti dei Licei “G. Mazzini” di Locri nell’ambito del progetto multimediale “Abbasso la ndra”. L’opera, basata su tematiche sociali di rilievo e che è stata presentata con successo al XXV° Salone Internazionale del Libro di Torino, torna positivamente a stupire. Al culmine del progetto medesimo, i giovani dell’Istituto locrideo si sono resi protagonisti di un’inedita ed originale iniziativa atta ad omaggiare le Istituzioni. Una copia dell’opera medesima è stata inviata, tramite posta ordinaria,