R. e P.

La Sanità del nostro territorio presenta moltissime criticità delle quali, come cittadini, siamo perfettamente consapevoli perché quotidianamente e direttamente coinvolti.

Ma non possiamo rimanere indifferenti e non esprimere il nostro dissenso per le inopportune critiche rivolte al reparto di cardiologia nel corso della trasmissione Presa Diretta andata in onda lunedì scorso, danneggiando l’immagine e la professionalità dei medici che quotidianamente svolgono con abnegazione e sacrificio il loro lavoro, oltre che danneggiare l’intera struttura e la stessa Azienda Sanitaria.
In altri tempi, le responsabilità delle disfunzioni, che ci sono sempre state all’interno di un reparto, venivano tutte assunte dal Primario stesso che se ne faceva carico in prima persona. Oggi i tempi sono cambiati, si va in televisione e, senza dare la possibilità a chi è chiamato in causa di poter ribattere, si offende liberamente la professionalità di tanti colleghi.

La struttura di Cardiologia di Locri, nonostante la grave carenza di medici in pianta organica, è tra quelle che, con grande spirito di sacrifico, ha continuato a lavorare con livelli di professionalità elevati. Non è certamente un fatto isolato che, in molti dei nostri Ospedali calabresi, alcune attività, riguardanti branche settoriali altamente specialistiche, si reggano sulla competenza di singoli professionisti. Il servizio di elettrofisiologia e cardio stimolazione, con impianti di pacemaker e di defibrillatore sottocutanei di Locri, nel momento in cui è andato in pensione il professionista che se ne occupava, è stato sospeso. Al momento non c’è più chi se ne occupa ed il monitoraggio dei pazienti è affidato, un giorno alla settimana, ad un bravo medico cubano che è nell’organico della Cardiologia di Polistena. In un settore ad alta tecnologia, come questo, non è certo facile trovare un sostituto quando ci sono turni di lavoro massacranti ed un eccessivo sovraccarico di lavoro che, da tempo, rappresentano per Locri la normalità.

Eppure, in questo contesto di grande criticità, solo qualche mese addietro sono stati riportati sulla stampa i dati di monitoraggio del Programma Nazionale Esiti dell’AGENAS, l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali del Ministero della Salute, sull’infarto miocardico acuto che mostrano la Cardiologia dell’Ospedale di Locri perfettamente in linea con i valori della media nazionale. Del resto anche il giudizio complessivo dei cittadini della Locride sulla professionalità dei cardiologi che hanno operato e che continuano ad operare all’interno dell’Ospedale di Locri è completamente diverso da quello espresso nel corso della trasmissione. Per non parlare della stima che i colleghi cardiologici di Locri hanno tra gli stessi operatori sanitari del Presidio, come dimostra anche la netta presa di posizione di stimati primari ospedalieri che si sono espressi in merito in questi giorni.

Le disfunzioni organizzative e la carenza di organico sono una cosa, la professionalità degli operatori un’altra.
Locri 14 marzo 2024
Il Coordinamento LocRinasce