Il consiglio comunale di Locri, su proposta del presidente Miki Maio, ha dichiarato a maggioranza chiuso il procedimento per la continuità del mandato del consigliere comunale Marco Cavaleri. La discussione sulla decadenza dalla carica, era stata sollevata dal gruppo di opposizione nei confronti del consigliere, accusato di reiterate assenze ingiustificate dalle sedute consiliari, giustificando pubblicamente tali assenze con impegni lavorativi.

«Uno dei motivi di assenza ingiustificata è quella per motivi di lavoro – ha espresso il capogruppo di opposizione Raffaele Sainato – è evidente che non abbia più voglia». Per il presidente dell’assemblea consiliare locrese Maio si tratta di una «Questione delicata dal punto di vista normativo».

Il presidente ha dunque avviato la procedura di decadenza dopo l’istanza presentata dalla minoranza, comunicando allo stesso il termine ultimo per presentare giustificazioni postume. «Il consiglio non può prendere atto di assenze e dichiarare decaduto il consigliere – ha rimarcato Maio – ma ha il dovere istituzionale di valutare le memorie e capire se il consigliere ha interesse a mantenere lo status proveniente dal mandato pubblico».

«Lei ha detto solo fantasie – è stata la replica di Sainato – citando vagamente sentenze del Tar e del Consiglio di Stato. Non si possono giustificare assenza per motivi di lavoro. Continuate a giocare sulle normative».

È stato invece ritirata dall’ordine del giorno la discussione relativa alla presunta incompatibilità contestata dai gruppi di opposizione nei confronti della vice presidente del civico consesso Roberta Rupo.

L’assemblea consiliare locrese, dopo uno scambio di vedute tra maggioranza e opposizione, ha infatti deliberato di formulare richiesta al Ministero per un parere sul caso specifico.

I consiglieri comunali Raffaele Sainato, Eliseo Sorbara e Ugo Passafaro nelle scorse settimane avevano presentato una richiesta formale di accesso agli atti per accertare se la consigliera Rupo, al momento del suo insediamento in Consiglio Comunale, fosse in stato di incompatibilità. Un’iniziativa scaturisce a seguito del riconoscimento di debiti fuori bilancio, approvato nel novembre 2024, relativo a una sentenza che vedeva coinvolta la stessa consigliera.

L’assemblea consiliare locrese ha dunque deliberato di formulare richiesta al Ministero per un parere sul caso specifico. In aula gli animi si sono accesi sulla ratifica della variazione al bilancio di previsione su cui ha relazionato l’assessore al ramo Bruno Iorfida, il quale ha annunciato «L’inscrizione a bilancio di quattro finanziamenti che garantiscono l’equilibrio dei conti».

I dubbi della minoranza, come riporta Ilario Balì su il reggino.it riguardano l’affidamento diretto di un appalto a due ditte di Campobasso recanti lo stesso numero civico. «Bene che arrivino i finanziamenti – ha espresso Sainato – ma ritengo che gli appalti debbano seguire un iter corretto e trasparente, e questo non sta accadendo. Quanto accaduto è grave e questo nasconde qualcosa di più serio che noi oggi denunciamo in aula. Spero – ha aggiunto – che parta un’inchiesta interna al Comune. E’ solo responsabilità gestionale o esiste anche un dettame politico? ».

Secca la replica del sindaco Fontana. «Ci sto mettendo tutto me stesso per amministrare questa città – le parole del primo cittadino locrese – chiedendo più volte collaborazione da parte della minoranza. Ma non sopporto chi parla di insinuazioni e malafede. Le accuse che avete mosso sono pesantissime. Ci possono stare errori da parte degli uffici, ma mai malafede».

Fontana si è detto «Contento dei finanziamenti che stiamo portando alla città e che sono sotto gli occhi di tuti, non mi preoccupa una determina che potrebbe essere sbagliata».