«I tempi per una fusione tra Locri e Siderno nell’area metropolitana
sono maturi». Ne è convinto Antonio Cavo. La proposta del consigliere comunale di minoranza e membro del movimento LocRinasce arriva a margine di un incontro pubblico promosso dal movimento politico locrese a cui hanno partecipato anche il vescovo della diocesi di Locri-Gerace Francesco Oliva e il sindaco della
città metropolitana di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. «Viviamo in un territorio pieno di problemi- ha proseguito Cavo – Dove i sindaci sono costretti ad inseguire le emergenze e ad affrontare l’ordinario. Per questo motivo la costituzione dell’area metropolitana dello Stretto potrebbe essere per il territorio l’ultima occasione per uscire dall’isolamento». Colpito dalla buona presenza di pubblico nella sala del centro pastorale
diocesano Emanuele Marando. «La Locride – ha detto – può
rappresentare un patrimonio di energie positive e la vasta platea
presente stasera mi fa ben sperare per il futuro». Per il sindaco della città metropolitana Falcomatà «Questo territorio ha bisogno di sentire vicine le istituzioni. I sindaci – ha proseguito-  saranno protagonisti delle decisioni. La città metropolitana sarà dunque costruita dal basso. Dobbiamo recuperare anni di gap dal resto d’Italia. Fondamentali – ha concluso il sindaco reggino – i collegamenti  stradali e ferroviari».
Ilario Balì

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