di Gianluca Albanese da lentelocale.it
LOCRI – Un gesto di affetto spontaneo per mostrare tutta la
gratitudine nei confronti di chi si è reso, anno dopo anno, testimone più
autentico della Parola di Dio.
Ieri mattina, in occasione della sua ultima messa celebrata
da cappellano dell’ospedale civile di Locri, don Giuseppe Zurzolo ( da domani
trasferito ufficialmente a Sant’Ilario dello Jonio) ha ricevuto dalla famiglia
di Massimiliano Carbone una pergamena con un messaggio assai significativo:
“A DON
GIUSEPPE ZURZOLO
che
con la sua magnifica mitezza
ha creato ineguagliabili momenti
di
Pace, di Condivisione, di Memoria
nella
Cappella “ Nostra Signora di Lourdes”
presso l’Ospedale Civile di Locri
l’auspicio
che continui a donare
ovunque
e sempre
la sua passione evangelica
Con
sincera gratitudine e con grande affetto
la
famiglia di
Massimiliano
Carbone”
Un sacerdote amatissimo dai fedeli, don Giuseppe.
Soprattutto dai degenti dell’ospedale che hanno sempre tratto grande conforto
dalla sua presenza. Amatissimo anche dai familiari delle vittime innocenti di ‘ndrangheta,
tra cui, appunto, Massimiliano Carbone e non si è ancora spenta l’eco delle
parole spese da don Zurzolo nel corso dell’omelia alla messa celebrata domenica
22 nella cappella “Nostra Signora di Lourdes” dell’ospedale di Locri .
All’iniziativa di ieri, coincisa col tredicesimo anniversario del sacerdozio di don Giuseppe, hanno aderito, oltre alla famiglia Carbone, alcuni fedeli, tra cui Mary Sgrò, titolare dell’omonimo coro, e le coriste, immortalate nella seguente foto.