A Locri sarà di scena la frontiera di tutte le avanguardie: la “Ultrapittura 2020” di Leonardo Spagnolo. Dal Liceo artistico di Siderno all’Accademia di Firenze per poi approdare e lavorare a Roma, fino a identificare un genere che supera la lezione espressionista. Il 5 agosto, alle 18 presso palazzo Nieddu a Locri, l’artista proporrà dodici inediti contrassegnati da una S, quella con cui classifica i suoi lavori e sta per Superpittura. Significa uso di idropittura, vernici acriliche e materiali, strumenti e tecniche industriali che mirano all’effetto spettacolare e allo stupore, soprattutto nel raggiungere quel momento originario dell’incontro tra segno e senso.
Annamaria Implatini