Resta ancora irrisolto il problema dell’accumulo dei rifiuti all’esterno dell’ospedale di Locri. I contenitori metallici promessi dall’Asp di Reggio alla direzione sanitaria ospedaliera per differenziare al meglio la spazzatura all’interno dei reparti non sono ancora arrivati, e all’esterno lo spettacolo che si presenta davanti agli occhi di pazienti e cittadini non è dei più edificanti. I sacchi ammassati fuori dal nosocomio non vengono più raccolti da mesi e hanno ormai invaso parte del parcheggio. Un’emergenza che, con il passare dei giorni, rischia di diventare ingestibile.

Sulla situazione ieri è intervenuto il segretario territoriale dell’Uil-Fpl, Nicola Simone: «L’ospedale di Locri – ha evidenziato – è ormai diventato una discarica. La gestione commissariale non è riuscita, né a livello sanitario né a livello igienico-sanitario, a dare una parvenza di efficienza. L’ospedale continua a rimanere senza apparecchiature diagnostiche, senza personale medico e infermieristico, i reparti continuano ad essere privi della guida dei primari, e la spazzatura non smaltita da mesi sta sommergendo l’ospedale. La Uil si chiede chi dovrà intervenire affinché questo trend s’inverta e consenta all’ospedale di riacquistare il proprio ruolo naturale di garanzia per la sicurezza dei cittadini del territorio». Simone chiude con un appello al governatore Occhiuto affinchè «intervenga per dare una svolta positiva alla sanità calabrese mandando a casa gli amministratori poco inclini a risolvere i problemi, e alla magistratura affinchè si faccia carico «di individuare di chi siano le responsabilità di questo sfascio».

Ilario Balì-ilreggino.it