R. e P.
Si è svolto presso il Tribunale di Locri , il 4 Novembre 2023, il XIII incontro del Corso Biennale per l’iscrizione nell’Elenco Unico Nazionale delle difese d’ufficio,organizzato dal COA di Locri ,dedicato alla Procedura Penale e riguardante i seguenti argomenti:
“L’istruzione dibattimentale; La formazione della prova e l’accordo tra le parti i documenti, le letture e le prove orali;Le regole dell’esame e del controesame.L’esame dell’ imputato nei procedimenti connessi”.
Relatore dell’evento formativo e’ stata l’avv.ta Simona Barletta,stimata collega penalista del foro di Locri, nonché (componente esterno della Commissione del Corso biennale difensori di ufficio presso il COA di Locri), la quale ha preliminarmente evidenziato un breve excursus partendo dal processo inquisitorio del codice del 1930 ,caratterizzato dalla segretezza della fase istruttoria,dominata dalle figure del Giudice Istruttore e dal PM e dalla scarsa presenza della difesa, arrivando poi al processo accusatorio ,disciplinato dal codice del 1988 che ha affermato la centralita’ del dibattimento nel quale si procede alla raccolta e all’acquisizione delle prove (esame delle parti ; esame delle persone indicate nelle liste testi e deposito di documenti ecc…) nel rispetto del contraddittorio delle parti, dinanzi a un giudice terzo.
Senonche’ questo modello processuale per quanto maggiormente garantista che doveva essere rispettoso dei principi costituzionali della ( presunzione di non colpevolezza e diritto di difesa ) ha incontrato sin dalla sua entrata in vigore forti ostilità culminate da una serie di pronunce della Corte Costituzionale(nn.24,254 e 255 del 1992) che hanno consentito, l’ingresso nel processo alle prove precostituite davanti alla polizia giudiziaria o al PM,senza contraddittorio, ponendosi in contrasto con lo spirito del rito accusatorio e ritornando alla tradizione inquisitoria che si voleva abbandonare,sul presupposto il principio ” di non dispersione delle prove” ;
Lavv.ta Simona Barletta nel corso del suo intervento, ha richiamato anche altra singolare pronuncia a discapito del rito accusatorio, la sentenza delle S.U ” Bajrami” del 2019,avente ad oggetto l’interpretazione dell’art 525 comma 2 cpp ,in relazione al “principio di immutabilita’ del Giudice che ha assunto la prova che non sia lo stesso che l’abbia ammessa”.
È stato un intervento ricco di contenuti e richiami giurisprudenziali anche di rilevanza mediatica (Omicidio di Meredith Kercher) e condividendo casi di sua esperienza professionale che hanno riguardato i temi oggetto di trattazione in relazione ai quali ha dispensato tanti consigli di strategia difensiva ,ai futuri difensori di ufficio che ascoltavano con interesse e attenzione.
All’ esito dell’incontro, l’Avv.Angela Giampaolo, coordinatrice del corso, ha ringraziato anche a nome del COA di Locri l’ Avv.Simona Barletta complimentandosi per il proficuo contributo e dando appuntamento per il prossimo appuntamento formativo per il 18Novembre ore 9:30 -12:00