R. e P.
VI SPIEGO IL PERCHE’
Caro Sindaco, Egregio Presidente, Onorevoli Colleghi Consiglieri e Concittadini
Apprendo dalle testate giornalistiche che il collega Sainato, all’apertura del consiglio comunale di
giorno 17/06 c.a., ha richiamato all’attenzione del pubblico consesso la mia assenza alle sedute
consiliari, a suo parere ingiustificata.
Detta affermazione mi ha profondamente colpito ed allo stesso tempo rammaricato, perché non
credo di meritare tale trattamento da una persona che conosce appieno me ed il mio essere ligio al
rispetto delle regole. Pertanto, la menzionata affermazione ha fatto accrescere in me il bisogno di
scrivere questa breve lettera, così da chiarire la mia posizione sia nei confronti di questa adunanza
che dei cittadini che hanno riposto in me la loro fiducia nella precedente tornata elettorale.
Ormai da un anno mi trovo a Milano per motivi di lavoro i quali mi hanno portato lontano dalla mia
città natia, nella quale per anni ho riposto e continuo a riporre infinite speranze di sviluppo, vivibilità
e progettualità.
La scelta di dover partire e lasciare la mia famiglia, gli amici ed i miei concittadini è stata a dir poco
ardua, in quanto tutto credevo potesse accadere nella mia vita meno che dover cambiare così
drasticamente l’andamento delle cose; purtroppo, gli imprevisti capitano, specialmente se sei un
giovane che deve costruirsi il proprio futuro lavorativo ed il proprio posto nella società.
Questo destino tanto bello quanto crudele non riguarda solo me, ma accumuna tanti miei coetanei
che devono emigrare per cercare fortuna lontano dalla loro casa, mettendo così in evidenza il
problema dell’assenza di lavoro che attanaglia la nostra bellissima quanto disgraziata terra,
osservatrice impotente della partenza dei propri figli verso terre lontane, speranzosi di poter un
giorno tornare.
Detta scelta è anche frutto della mia libertà di pensiero, in quanto ho sempre considerato la politica
come una fervida passione e non come un lavoro in quanto, qualora divenisse un mestiere, non
saremmo più liberi di agire secondo coscienza, ma obbligati a farlo perché dipendenti dalla stessa.
La mia assenza, certo, crea un vuoto nella maggioranza di cui mi onoro di far parte, ma la squadra
che sta facendo cambiare (ormai da anni) volto alla nostra Locri sopperisce alla mia assenza,
ristorando le esigenze di quei cittadini che prima consideravano la mia figura quale punto di
riferimento, egregiamente sostituita dagli altri membri della maggioranza.
Infine, sperando vivamente di tornare nel mio luogo natio al più presto, per riprendere il duro lavoro
di cambiamento della nostra cara città che negli scorsi 5 anni mi ha visto protagonista insieme alla
squadra di “Tutti per Locri”, mi auguro che questa lettera smuova le coscienze dei cittadini e delle
istituzioni affinché vengano create opportunità di occupazione per i giovani e si riportino le migliori
menti sparse per l’Italia nella propria terra natia.
Nelle more concludo chiedendo a questa adunanza la possibilità di aggiornare il regolamento
comunale così da partecipare ai futuri incontri telematicamente e poter seguire da vicino i lavori
come ora sto facendo da lontano per tramite della mia maggioranza
Un cordiale saluto e abbraccio
Marco Cavaleri