La città di Locri si è immersa nell’atmosfera del Natale con due straordinarie iniziative che hanno coinvolto le scuole locali in un viaggio tra tradizione e memoria storica. Gli alunni dei plessi “Santa Monica” e “Scarfò” hanno dato vita a presepi viventi ispirati agli antichi mestieri, regalando emozioni a tutta la comunità.

Nel plesso “Santa Monica”, all’interno del Centro Giovanile Salesiano, i piccoli studenti hanno presentato il presepe dal tema “Alla scoperta degli Antichi Mestieri attraverso il Natale”. Ogni classe ha interpretato mestieri tradizionali, accompagnando la rappresentazione con canti e musiche natalizie. L’evento, curato nei minimi dettagli, ha incantato genitori, nonni e autorità presenti, tra cui la dirigente scolastica Caterina Pelaggi e l’assessore all’istruzione Domenica Bumbaca.

Parallelamente, il plesso “Scarfò” ha allestito il presepe vivente dal tema “Il mestiere che non c’è più: memoria storica per il futuro”. Gli spazi scolastici si sono trasformati in un villaggio della Palestina, dove circa 200 alunni hanno riproposto la scena della Natività intrecciandola con la rappresentazione di antichi mestieri. Il motto scelto, “Per noi una tradizione, per voi un’emozione”, ha saputo cogliere lo spirito dell’evento, che ha visto la partecipazione di famiglie, istituzioni e cittadini.

Le iniziative, inserite nel piano formativo delle scuole, hanno avuto come obiettivo non solo quello di celebrare il Natale, ma anche di trasmettere alle nuove generazioni il valore delle tradizioni artigianali che hanno segnato la storia locale e globale. La presenza del sindaco Giuseppe Fontana e dell’assessore alle attività agricole Giuseppe Arone ha sottolineato l’importanza di questi momenti di condivisione culturale e sociale.

Con coreografie curate, scenografie suggestive e la vivace partecipazione degli studenti, questi eventi sono ormai diventati appuntamenti tradizionali, consolidando il legame tra la scuola, le famiglie e l’intera comunità locrese.

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