Come riporta Ilario Balì su ilreggino.it, a puntare il dito contro gli effetti dell’autonomia differenziata sulla sanità è stato il presidente del tribunale per i diritti del malato e del cittadino Pino Mammoliti. «Parlarne diventa fondamentale perché è materia poco conosciuta e inesplorata dalla gente comune – ha rimarcato il penalista locrese – è una riforma che dovrebbe dividere l’Italia e spezzare le reni alla Calabria, ma soprattutto andrà a radere al suolo quelle che sono già le condizioni basilari molti fragili dei cittadini della Locride. Il nostro desiderio di bloccare la riforma Calderoni nasce da una questione di sopravvivenza e di legittima difesa sociale».
«Questa legge renderà la Calabria ancora più povera, dove i diritti saranno sempre meno tutelati e garantiti». Ne è convinto il vicepresidente per l’Italia meridionale della Conferenza Episcopale Italiana monsignor Francesco Savino, ospite a Locri di un incontro pubblico promosso dal tribunale per i diritti del malato sul tema dell’autonomia differenziata.