L’aula magna del liceo Scienze umane e Linguistico “Giuseppe Mazzini” di Locri, nell’ambito del progetto “Il cammino della legalità: creatività, socializzazione e impegno contro le mafie”, ha ospitato l’incontro dal titolo “La Calabria che resiste: storie positive”. Dopo i saluti della professoressa Girolama Polifroni, ideatrice e valutatrice del progetto, hanno scandito la mattinata Vincenzo Linarello, presidente del gruppo cooperativo Goel di Gioiosa Ionica, e Roberto Gatto dirigente della comunità Progetto Sud di Lamezia Terme.

“L’incontro di oggi –ha spiegato la referente del progetto Girolama Polifroni – costituisce per gli studenti un’occasione di conoscenza dei volti e di ascolto delle voci positive della nostra terra”.

La forza di un sogno, la fede e la ricerca delle cause della perdurante condizione di precarietà della Calabria sono state all’origine della storia di riscatto raccontata dal presidente del gruppo cooperativo Goel, Vincenzo Linarello. “Avevo proprio la vostra età quando, nonostante ci fosse chi mi scoraggiasse e mi credesse folle, sentì forte dentro di me la chiamata non solo a restare in Calabria, ma anche a cambiarla. Era necessaria  – ha spiegato – un’alternativa concreta al sistema di ‘ndrangheta stratificata e massoneria deviata che controllava i bisogni primari, tra cui il lavoro, al quale la Calabria era soggetta; essa fu la creazione di un sistema diverso e vincente perché fatto di cooperative ispirate a valori etici e capaci di fare fronte comune”. Oggi Goel, presente nel tessuto imprenditoriale e nel circuito dei servizi socio-assistenziali in Calabria, è una realtà che scommette sulle risorse specifiche del territorio (come l’antica arte della tessitura e l’agricoltura biologica con i marchi Cangiari e Goel Bio) e sui principi dell’inclusione sociale e lavorativa di donne e soggetti svantaggiati e soprattutto della giusta retribuzione, come antidoto alla dilagante disoccupazione e all’asfissiante sfruttamento. Vincenzo Linarello ha concluso il suo intervento con un invito rivolto ai ragazzi: “Vi aspettiamo ai nostri campus Goel con la vostra idea etica, innovativa e al servizio del bene comune. Se sarete determinati, noi vi aiuteremo a realizzarla”. Da una storia positiva all’altra. La  centralità della persona, l’attenzione al prossimo e l’importanza dell’accoglienza e dell’inclusione degli ultimi animano la missione della comunità Progetto Sud, attiva da quarant’anni in Calabria sulle orme del presidente don Giacomo Panizza. “Tutto iniziò – ha spiegato il responsabile delle aree di Tossicodipendenza a Immigrazione Roberto Gatto –  con l’accoglienza dei disabili, oggi parte integrante dei nostri progetti e dei servizi e non utenti. Fare politica con le proposte di legge regionale per la tutela dei diritti dei disabili; fare giustizia con l’impegno per la faticosa gestione di beni confiscati alla criminalità organizzata, per noi strumento pedagogico e luogo di servizio al territorio e di accoglienza dei migranti; fare economia creando opportunità di lavoro all’interno degli stessi servizi per persone in difficoltà; fare rete per favorire il confronto: ecco come siamo impegnati ogni giorno presso il condominio solidale, il centro di riabilitazione, la casa famiglia, il centro diurno”. Nessun assistenzialismo dentro la comunità Progetto Sud, ma la consapevolezza di come la partecipazione e la responsabilità riscattino le persone in condizioni di svantaggio e rappresentino per il territorio una testimonianza concreta di costruzione del bene comune. “Un percorso di cambiamento – ha concluso Roberto Gatto – è possibile insieme. Il sogno di ognuno deve diventare quello di tutti per essere realizzato”.

a.f./Labecom

platea