Un 58enne, già arrestato nel febbraio scorso nell’ambito di una operazione contro la locale di ‘ndrangheta di Anzio e Nettuno, comuni della Capitale , è stato raggiunto oggi da una nuova ordinanza cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Roma.

La misura, che è stata notificata nella casa circondariale di Viterbo, dove l’uomo è già recluso, è arrivata al termine delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo Investigativo, sotto il coordinamento dalla Direzione distrettuale antimafia della Capitale.

All’indagato si contesta l’associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso.

L’ipotesi degli inquirenti è che il 58enne abbia avuto un ruolo di primo piano nell’organizzazione smantellata a febbraio scorso, pianificando la catena logistica adibita a gestire le importazioni di droga.

Gli investigatori, sempre nel blitz di febbraio, infersero un duro colpo alla ‘ndrangheta calabrese attiva sul litorale laziale, in particolare, appunto, ad Anzio e Nettuno, dove operava tramite l’omonima “locale” che sarebbe stata un “distaccamento” dal locale di Santa Cristina d’Aspromonte, nel reggino, ma composto in gran parte anche da soggetti appartenenti a famiglie mafiose originarie di Guardavalle, nel catanzarese.

Un gruppo che anche sul litorale romano avrebbe infiltrato l’economia locale ed anche la pubblica amministrazione, controllando attività in vati settori economici: quello ittico, della panificazione; della gestione e smaltimento dei rifiuti ed anche del movimento terra.

Le manette scattarono allora per 65 persone: 39 delle quali finite in carcere e 26 ai domiciliari.

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