Lo scrittore di Careri Francesco Perri raggiunge con le sue opere anche la Capitale. Primo scrittore antifascista della letteratura italiana.

Un’occasione per riscoprire un talento letterario, antifascista, attento osservatore e testimone del suo tempo. Con Elisiana Fratocchi, Fabio Pierangeli, Pierangelo Lombardi, Giulia Perri, Francesco Violi, Antonio Rodino’, si e’ aperto un interessante convegno in uno dei palazzi storici più imponenti della Capitale. In Una delle sale della biblioteca di Palazzo Caetani in via delle botteghe oscure accanto alla sede museale della Crypta Balbi ha trovato ampio spazio un dibattito per evidenziare i tratti salienti della vita dello scrittore calabrese. Per l’ occasione e’ stato presentato il numero monografico della rivista “Mosaico Italiano” diretto dal Prof. Fabio Pierangeli docente all’ Università di Tor Vergata, mettendo in evidenza il rapporto degli scritti dell’ autore aspromontano, con gli eventi storici anche del dopo guerra. Si e’ parlato dei romanzi “Emigranti” e ” Conquistatori “.

Presente all’ incontro anche la nipote dello scrittore, Giulia Perri, presidente del “Centro Studi Francesco Perri”.
” Sono dell’ idea che mio nonno sia stato limitato in quanto relegato nel novero della narrativa regionale, mentre era uno scrittore di livello nazionale, come i suoi lavori editoriali e il suo impegno giornalistico dimostrano. “Conquistatori” è ambientato in Lomellina, “Povero Cuore” a Milano come anche ” l’Amante della zia Amalietta” . La sua attività giornalistica negli anni tra il 1919 e il 1925 si rivolgeva da pioniere ad un pubblico nazionale, anche se ha scritto sulla questione meridionale e sulla Calabria.
Ritengo che non abbia alcuna importanza se uno scrittore sia calabrese, siciliano o piemontese importano le sue opere e la capacità di lasciare valide impronte sociali”. Tra i relatori anche Il professore Francesco Violi di Plati con cattedra a Torino il quale ha posto l’ attenzione su opere di Francesco Perri appartenenti agli anni ‘ 30 e agli anni ‘ 40 epoche in cui le denunce venivano sapientemente nascoste dietro trame narrative. Lo stesso Professore inoltre ha voluto soffermarsi sull’ ultimo lavoro letterario di Vincenzo Garreffa ” Massaru Vicenzu e maddamma Maria”.

Francesco Violi non e’ la prima volta che si occupa della storia del nostro Meridione. Tra le sue ricerche e i suoi viaggi spicca anche la leggendaria storia di Panduri, di cui è rimasta la leggenda camminando in una terra bellissima fino a raggiungere Pietra Cappa anche nel segno di Francesco Perri.

Nel 1928, Francesco Perri, scrive “Emigranti” un’ importante traccia del mondo contadino.
” Dopo 96 anni, continua la nipote Giulia, la condizione di vita della gente din calabria non può essere paragonata per fortuna alle delicate situazioni dell’epoca. La povertà endemica, l’ignoranza, la mancanza di igiene, di scuole, strade, non ci appartengono da tempo. In Meridione e in Calabria però c’e’ ancora tanto da fare. Mi piacerebbe che le coste della Calabria fossero valutate e considerate come quelle della Romagna, lì ci sono mentalità, abitudini e approcci diversi ma la tenacia e l’ accoglienza dei calabresi potrebbe fare altrettanto.
Torno spesso in Calabria, per promuovere incontri, eventi , raccontare agli studenti il pensiero di mio nonno attraverso i suoi scritti “.
Dell’ autore di Careri e’ anche la
favola del ” Lupo Kola”, un esempio di romanzo-fiaba o di romanzo fiabesco nata per essere letta da ragazzi.
Giulia Perri vuole anche continuare il filone della scrittura che la lega al nonno, avendo scritto un romanzo ” Tacco12″ in cui racconta il variegato mondo femminile.
Nonostante gli impegni: laureata in Giurisprudenza, avvocato cassazionista, si occupa di diritto amministrativo e ambientale, Giulia Perri torna spesso in Calabria.
“Ho voluto creare rapporti di amicizia cui tengo particolarmente e che mi portano a tornare periodicamente alla continua scoperta delle mie radici”.

Rosella Garreffa

Nella foto Giulia Perri nipote dello scrittore e Francesco Violi docente e giornalista