Sensibilizzazione in aula mobilitazione e attività sportiva giovanile contribuiscono al progetto didattico, sportivo e solidale più grande al mondo patrocinato dal CONI.

La “CORSA CONTRO LA FAME”, è giunta alla sua decima edizione: oltre 1.600 scuole di ogni ordine e grado insieme per le comunità più povere del mondo colpite dalla fame.
Un movimento di 220 mila studenti “podisti” di 700 comuni italiani è impegnato, in queste settimane, in una grande corsa solidale promossa, ogni anno, all’interno degli istituti scolastici da “Azione contro la fame”. Si tratta di un’organizzazione internazionale umanitaria specializzata nella lotta alla fame e alla malnutrizione infantile.
Le scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado hanno scelto di aderire a un evento di sensibilizzazione e di sport che, sin dagli esordi, ha coinvolto in tutto il mondo più di 9 milioni di studenti in circa 67.500 scuole, attraverso lezioni strutturate nelle aule.
L’organizzazione nazionale, coadiuvata dai referenti, ha avviato un percorso didattico di sensibilizzazione in aula: più di 7.000 ore di incontri sono state tenute dagli operatori di “Azione contro la Fame “con l’obiettivo di illustrare ai più giovani le cause strutturali e le conseguenze della fame: una piaga contemporanea che colpisce oltre 783 milioni di persone nel mondo. Ogni scuola ha potuto, inoltre, approfondire l’argomento grazie a un kit didattico di educazione civica fornito dall’organizzazione, che quest’anno ha come Paese-focus il Bangladesh.
“I ragazzi si mobilitano e diventano parte attiva del progetto: tramite il “passaporto solidale”, dichiara la Professoressa benestarese Maria Mammoliti referente del progetto “Corsa contro la fame” dell’istituto comprensivo San Luca – Bovalino. Gli studenti coinvolgono familiari, vicini di casa e amici sulle tematiche affrontate in classe. Le persone sensibilizzate possono, quindi, fare delle promesse di donazione per ogni giro che l’alunno si impegnerà a percorrere il giorno della corsa.
Il modello educativo del” passaporto solidale”, aggiunge la referente Mammoliti, spinge gli studenti a mettersi in azione e li porta a sviluppare capacità di comunicazione e coinvolgimento. Gli studenti che utilizzano “il passaporto solidale” comprendono al meglio il problema e si sentono parte della soluzione.”.
Con il proprio impegno, sia come ambasciatori dell’iniziativa, che come sportivi, nella corsa conclusiva del progetto, i ragazzi sostengono concretamente la lotta alla fame e alla malnutrizione infantile nel mondo. L’appuntamento, presso i locali dell’Istituto Comprensivo San Luca – Bovalino ha registrato la presenza degli studenti della scuola secondaria di primo grado, una seconda giornata sarà dedicata agli alunni delle classi quinte, sempre guidati dai referenti Prof.ssa Maria Mammoliti, Prof. Giuseppe Musolino e Prof. Domenico Giorgi coinvolti in questo progetto sportivo, che culminerà con la raccolta delle donazioni da destinare all’ organizzazione umanitaria nazionale contro la fame.
“Azione contro la fame “aggiunge ancora la professoressa Maria Mammoliti, è un gruppo di
specialisti che da oltre 40 anni si occupa di fame e malnutrizione, cura gli effetti e previene le cause.
Sono in prima linea in 55 paesi del mondo per salvare la vita dei bambini malnutriti e rafforzare la resilienza delle famiglie con cibo, acqua, salute e formazione. Siamo contenti di aver preso parte anche noi a questa iniziativa a favore del diritto alla nutrizione specialmente di ogni bambino affinché ogni essere umano possa essere libero dalla fame. Un grazie ai nostri alunni e alle loro famiglie per la disponibilità e ai docenti per aver aderito

Rosella Garreffa