Dopo il violento botta e risposta politico di domenica tra il Sen. Pietro Fuda,candidato in pectore per la coalizione di centrosinistra di Siderno,  e Maria Teresa Fragomeni, segretaria politica del Pd,  sul problema “lista unica”, arriva un nuovo comunicato stampa dell’ ex presidente dell’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria che pur precisando di rimanere favorevole alla presentazione di una lista unica per ogni candidato a sindaco,porge la mano alla responsabile democrat precisando che per lui la priorità principale rimane l’unità del centrosinistra. Laconico il comunicato ma decisamente chiaro. ” Ad esplicazione del comunicato di ieri, otto marzo, – dice la nota –  si ribadisce che il sottoscritto non è contrario alla lista unica. A questo si aggiunge che nell’interpartitica dello scorso 13 febbraio è stato sottoscritto all’unanimità un documento che stabiliva i criteri della composizione e del numero delle liste a sostegno della mia candidatura a sindaco. Pertanto, l’accordo tra i partiti della coalizione di centrosinistra per quanto mi riguarda resta valido. La priorità rimane l’unità del centrosinistra”. Nella sostanza si riparte da zero. Ovvero dal comunicato del 13 febbraio in cui durante l’interpartitica tra Pd, Cd, Sel e Siderno Libera a proposito del “problema liste” i partiti della coalizione di centrosinistra stabilirono, su pressione del Pd (gli altri raggruppamenti erano favorevoli alla lista unica…) che ogni partito o movimento sarebbe stato libero di presentare una propria lista e che, in caso di necessità si poteva presentare anche una quinta lista con il benestare di tutti. Insomma, tanto rumore per nulla, malgrado  i toni abbastanza accesi dei comunicati di Pietro Fuda e Maria Teresa Fragomeni che abbiamo pubblicato ieri ? Forse, anche se alla precisazione di Pietro Fuda va anche data la sua valenza politica e piu’ precisamente il fatto che lui era , e rimane, favorevole alla lista unica e che, se ha ceduto prima, ed è disposto a farlo anche adesso,  lo ha fatto esclusivamente per salvaguardare l’unità della sinistra. Una precisazione necessaria perché Maria Teresa Fragomeni aveva lasciato intendere che, invece, la lista unica era solo una volontà dell’ex sindaco Mimmo Panetta (Sel) e non già di Pietro Fuda che era, invece, d’accordo sulla presentazione di piu’ liste. Difficile “leggere” la vicenda sgombrata dal politichese. Potrebbe essere stato  un tentativo di sgombrare il campo da eventuali responsabilità – se ci saranno – addebitabili al solo Pd, e nel contempo cercare di incrinare l’asse Fuda-Panetta ( visto che tra Panetta e il Pd, questo è notorio,  non corre buon sangue) oppure piu’ semplicemente una semplice cattiva interpretazione. Anche se i toni dei due comunicati, però, sono sembrati troppo accesi. Anche per questo ieri il botta e risposta tra Fuda e la Fragomeni è stato al centro di tutto il chiacchiericcio politico locale e non sono stati pochi i cittadini che hanno evidenziato che il filo che regge l’alleanza della coalizione di sinistra rimane sempre troppo labile soprattutto perché ancora incrinato – questa è l’opinione piu’ diffusa – da vicende pregresse e da personalismi eccessivi. Non bisogna dimenticare la diffidenza iniziale del Pd nei confronti della candidatura di Pietro Fuda ( e il tentativo di contrapporgli un candidato di partito…) e la forte “diversità” tra lo stesso circolo del Pd nei confronti di Mimmo Panetta, un tempo leader indiscusso dello stesso partito prima di lasciarlo per approdare a Sel. Il nuovo documento di Pietro Fuda, o se vogliamo la sua precisazione che prima di tutto è prioritaria l’unità della sinistra, butta certamente acqua sul fuoco e conferma che – soprattutto per quelli che conoscono il carattere del senatore – à anche disponibile, suo malgrado, a fare il pompiere per salvaguardare l’alleanza. Nel contempo , pero’, non vuole che  si tiri troppo la corda. E l’avviso per il Pd, in questa direzione, ci è parso chiaro. La situazione, comunque, è in piena evoluzione e probabilmente sarà necessaria anche una riunione interpartitica per i chiarimenti del caso.

Aristide Bava7128news