Aristide Bava
La giornata della memoria è stata solennizzata , nella sede del Lions Club di Locri, con un significativo convegno durante il quale l’importante ricorrenza è stata oggetto di una accurata disanima , vista anche da angolazioni diverse e ben delineate con la presenza di tre docenti universitari che hanno trattato in maniera decisamente completa il delicato argomento. Nel convegno anche la testimonianza di Giuseppe Ventra, figlio del deportato Rocco Ventra, che ,internato a Mathausen riuscì a salvarsi e sulle sue vicessitudini scrisse anche un piccolo libro. L’incontro nato sotto il tema “ La Shoah tra storia e memoria – per non dimenticare “ è stato organizzato dai Club Lions di Locri, Roccella, Siderno e Napoli Host con la collaborazione della sezione Fidapa di Siderno , dell’ Associazione Italiana di cultura classica della Locride, del Sidus Club e del Centro Socio Culturale senior “ La meglio gioventù” di Siderno. All’incontro in rappresentanza dei Comuni di Siderno e Locri hanno anche partecipato l’assessore alle pari opportunità di Locri, Ornella Monteleone e l’ Assessore alla cultura di Siderno Francesca Lopresti che hanno portato i saluti dei rispettivi sindaci e delle due amministrazioni comunali unitamente a quelli istituzionali di Toni Zuccarini. Gianluca Leonardo, Alfredo Pisapia dei club Lions di Locri Roccella e Siderno , di Silvana Ferraro ( Fidapa ), Maria Caterina Aiello ( Aicc e Sidus club) , Cesira Sorace ( Centro Senior).
I lavori sono stati aperti dalla cerimoniera del Lions Club di Locri Maria Luisa Muscoli e introdotti dal presidente di zona , Francesco Ferraro. Poi è stato Giuseppe Ventra, a raccontare la storia del padre accompagnando la sua relazione anche con un video frutto di una sua visita sui luoghi della prigionia del padre, peraltro raccontata , dopo questa visita per certi versi straziante, in un libro scritto a quattro mani con la sorella Giacoma che lo accompagno nella visita al Campo di concentramento di Mauthausen “scoprendo” dal vivo luoghi e strutture che fecero da teatro alla prigionia del loro genitore. Quindi le qualificate relazioni di Silvio Mastrocola, docente dell’Università S. Orsola Benincasa di Napoli sul tema “ Gli Ebrei da Orazio al giardino di G. Bassani”, con un ricordo specifico anche alla nota opera dello scrittore che fece da filo conduttore al film “ Il Giardino dei Finzi Contini “ uscito in Italia nel 1970 per la regia dii Vittorio De Sica e ispirato alla storia vera di Silvio Magrini, presidente della comunità ebraica di Ferrara e della sua famiglia. Poi la relazione di Gaetano Di Palma , presbitero e docente della Pontificia Facoltà Teologica S. Tommaso D’Acquino di Napoli sul tema “ Cristiani e Giudei nel nuovo testamento” ; una relazione di grande impatto che ha messo a fuoco il delicato tema con parecchie considerazioni che hanno polarizzato l’attenzione del folto pubblico presente. Ed ancora di Francesco Lucrezi, docente dell’ Università di Salerno e del S. Orsola Benincasa di Napoli sul tema “ L’odio antico”. Anche in questo caso Lucrezi, noto anche per essere artista ( pittore e disegnatore) di livello internazionale che è Ordinario Di Diritto romano e di Diritti dell’Antico Oriente Mediterraneo e che è considerato uno dei massimi esperti italiani ha trattato l’argomento con dovizia di particolari. I lavori sono stati ,poi, conclusi da Vincenzo Mollica, delegato del Governatore Lions del Distretto 108 ya per la Shoah che ha plaudito alla diversità delle relazioni , tutte comunque riconducibili a ricordare che la memoria di quegli anni è cosa preziosa per non dimenticare quello che è successo in quegli anni tremendi ma anche a ribadire
che obiettivo principale del convegno è stato anche quello di rammentare che il ricordo della Shoah non può, e non deve, essere limitato ad una sola giornata ma deve essere il filo conduttore del nostro vivere civile.
Nella foto
Il tavolo dei relatori -Lucresi,Di Palma , Mastrocola, Ferraro, Zuccarini, Mollica