Per arginare la crisi del settore zootecnico regionale, letteralmente messo in ginocchio dall’epidemia di lingua blu, che ha decimato il bestiame in diverse aziende calabresi, specialmente nel crotonese, sarà avviata una campagna di vaccinazione che seppur non obbligatoria, viene ritenuta utile per controllare la malattia.
È quanto deciso durante un incontro presieduto dal dirigente generale del dipartimento regionale Salute e Welfare, Tommaso Calabrò, ed a cui hanno preso parte i dirigenti dei servizi veterinari delle cinque Aziende sanitarie provinciali calabresi, con il dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Giuseppe Iiritano, il Commissario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla, la dirigente generale dell’Asp di Reggio Calabria, Lucia Di Furia.
Proprio con il commissario Brambilla sono state avviate le procedure per l’acquisto di mezzo milione di dosi di vaccino contro la blue tongue e contemporaneamente è stato avviato l’iter per la predisposizione del piano da sottoporre all’autorizzazione dei ministeri competenti, interessando l’Istituto Zooprofilattico di Portici.
Saranno poi agevolate finanziariamente, attraverso l’impegno del dipartimento regionale all’Agricoltura, la vaccinazione delle greggi e la disinfestazione degli ovili, oltre che lo smaltimento delle carcasse.
Il dg Calabrò ha, infine, ribadito che il dipartimento Sanità della Regione Calabria, sotto la costante attenzione del Presidente Roberto Occhiuto, “farà la sua parte e che sarà sempre al fianco della Amministrazioni pubbliche e degli allevatori”, sottolineando che “ognuno è chiamato a svolgere il proprio ruolo in modo concreto e collaborativo e responsabile delle azioni di competenza”.
L’incontro fa seguito ai numerosi confronti con le stesse Asp, con rappresentanti istituzionali, il ministero della Salute e a quello del 19 settembre scorso con l’assessore Gallo.
Durante la riunione è stato quindi fatto il punto sulle attività già avviate ed è stata stabilita la linea di intervento finale per il controllo del fenomeno, basato sui dati aggiornati, sull’esatta e puntuale condizione sanitaria degli allevamenti, supportata dalle certificazioni ed analisi ufficiali.
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