L’influenza stagionale, amplificata dalle festività natalizie, ha messo in crisi gli ospedali calabresi, con un boom di accessi nei pronto soccorso e gravi complicanze respiratorie che colpiscono anche giovani adulti. Tra i casi più critici, pazienti ricoverati in terapia intensiva, intubati e sottoposti a trattamenti avanzati come l’Ecmo (ossigenazione extracorporea).

Il pronto soccorso dell’ospedale di Catanzaro è sotto forte pressione, con un picco di ricoveri per polmoniti e infezioni respiratorie legate all’influenza H1N1, particolarmente aggressiva quest’anno. Nei giorni scorsi, l’enorme afflusso di pazienti ha causato il blocco di almeno sette ambulanze del 118, rimaste in attesa di poter trasferire i malati nel presidio di prima emergenza.

Anche i reparti di osservazione breve intensiva e malattie infettive sono al completo, mentre la rianimazione universitaria sta affrontando una situazione critica. Qui, l’80% dei pazienti intubati ha contratto l’influenza H1N1, con manifestazioni gravi anche in fasce d’età solitamente meno esposte. Tra i ricoverati in terapia intensiva, si registrano casi di severa insufficienza respiratoria in pazienti tra i 40 e i 50 anni. Per tre di loro, tra cui un uomo di 41 anni, è stato necessario ricorrere all’Ecmo.

Questa nuova ondata influenzale sottolinea l’urgenza di rafforzare i servizi sanitari per fronteggiare le emergenze stagionali e proteggere le categorie più vulnerabili, incluse le fasce di età insospettabili. I reparti, ormai saturi, sono un monito della fragilità del sistema di fronte a situazioni prevedibili ma che continuano a mettere in crisi il territorio.

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