«Da qualche giorno sono iniziati i preparativi per i lavori di manutenzione sulla superstrada Ionio – Tirreno. La galleria della Limina resterà chiusa di notte per almeno 18 mesi: un’eternità in rapporto alle tecnologie ed alle modalità operative moderne. Il tragico incidente della scorsa settimana, con la chiusura temporanea della galleria per alcune ore, ha messo a nudo la fragilità dei percorsi alternativi e la intrinseca pericolosità di una vecchia strada di montagna, appena il traffico si fa un pò più sostenuto. Per non parlare dei pullman di turisti che, arrivati alla soglia della galleria, hanno dovuto invertire la marcia, tornare indietro sull’autostrada fino a Lamezia e raggiungere la costa ionica dopo ore ed ore di marcia. Non c’è che dire, proprio un bel biglietto da visita». È quanto si legge nella nota stampa del comitato Ionio-Tirreno per una Mobilità sostenibile.
«È fondamentale approntare un bypass sicuro della galleria. Per tutte le evenienze e non solo per i necessari lavori di manutenzione. Esiste un progetto in tal senso, elaborato dalla Città Metropolitana che ha un costo complessivo di circa un quarto della spesa prevista per gli attuali lavori in galleria e tempi di costruzione ragionevolmente rapidi. Trascurare questa possibilità significa lasciare un vastissimo territorio nella precarietà ed alla mercè di qualunque evento avverso. Per non parlare delle emergenze sanitarie, dove la vita di una persona si gioca in pochi minuti.
È fondamentale programmare una seconda canna della galleria. Non dimentichiamo che la Superstrada è l’unica arteria a scorrimento veloce presente nel territorio della Città Metropolitana che collega la costa tirrenica con la costa ionica. In questi anni, grazie a questa strada, son potute nascere, con grandi sacrifici, dall’uno all’altro versante, eccellenti realtà turistiche e commerciali, che sarebbero destinate a cadere come birilli, una dietro l’altra, se questa via di comunicazione venisse meno. Pensare al futuro per mantenere e migliorare gli standard acquisiti, passa per la programmazione ed il finanziamento di una seconda canna della galleria. Non è infatti pensabile poter ammodernare più di tanto l’attuale budello ad unica carreggiata. E sarà anche necessario raddoppiare le corsie, fuori dalla galleria, almeno per quei tratti dove più intenso è il traffico veicolare. Altrimenti ci troveremo a rincorrere un’emergenza dietro l’altra e, purtroppo, a commemorare un ancor più lungo rosario di vittime.
La stagione estiva è alle porte e con essa è previsto un flusso turistico che in questi anni è divenuto sempre più importante e vitale per centinaia di strutture ricettive, di ristorazione, balneari e per l’economia stessa di tutta la provincia. Anche la gestione di questo periodo di disagi annunciati, non può essere lasciata ad organismi burocratici o solamente tecnici. Non è solo una questione di metodo. Le forze vive e produttive del territorio devono in qualche modo essere coinvolte anche nei tavoli operativi e decisionali. Così come dovrebbero essere coinvolte anche nelle altre vertenze, che, nella periferia della città metropolitana, pressano per un miglioramento della mobilità. Dalla pedemontana eternamente incompiuta, all’abbandono delle taurensi, al completamento della 106. E l’elenco sarebbe ancora lungo.
Invece si chiede di non disturbare il manovratore. Si chiedono deleghe in bianco, si blindano gli ambiti decisionali e si concede qualche briciola con malcelato paternalismo. Purtroppo i risultati reali poi, rivelano spesso la pochezza e la vuota presupponenza». Così conclude il comitato Ionio-Tirreno per una Mobilità sostenibile.
ilreggino.it