A quasi tre anni di distanza dalla sua scomparsa da Limbadi, il caso di Maria Chindamo riprende improvvisamente quota. Addirittura si parla di un indagato, ma la notizia è tutta da verificare.

A squarciare improvvisamente il silenzio è stata una lettera inviata tanto all’avvocato Nicodemo Gentile, legale della famiglia Chindamo, che alla Procura della Repubblica di Vibo.

Una lettera nella quale vengono forniti movente e indicazioni dettagliate sulla scomparsa di Maria, nonché sul punto esatto in cui il suo corpo si troverebbe e che sarebbe ubicato a poca distanza dal luogo in cui la donna è stata prelevata con la forza e portata via. Tutti elementi che hanno indotto la Procura a far scattare immediatamente le ricerche.

L’articolo completo nell’edizione odierna di Catanzaro della Gazzetta del Sud.