Caro Tito, con questa “Lettera n. 588” voglio informare te e chi ci legge (sperando che se ne possa fare il più esteso “passa parola” possibile) che la Calabria migliore sarà a Roma nel pomeriggio dell’imminente giovedì 23 gennaio 2025 alle ore 18 per lanciare al mondo un chiaro e forte appello: VOGLIAMO VIVERE: BASTA ARMI E BASTA GUERRE!!!… ammonendo molto seriamente e perentoriamente “O si distruggono le armi o le armi distruggeranno noi!”. L’invito è pure quello di partecipare all’evento. Specialmente i calabresi che abitano a Roma potrebbero essere presenti a questo momento storico, che fa onore alla Calabria, terra di pace da sempre, dove è nata l’etica sociale già 3500 anni fa ad opera di quel Re Italo che ha dato nome all’Italia e fondato la prima vera democrazia (quella sissiziale e partecipativa dei pasti comuni). La Calabria è diventata così la “Prima Italia” in tutto e per tutto. Una priorità assoluta da far risaltare il più possibile; pure per questo nel 1982 a Badolato (CZ) ho fondato l’associazione culturale CALABRIA PRIMA ITALIA, la quale dal 21 giugno 2023 realizza la FESTA DEL NOME ITALIA ed assegna gli omonimi Premi a chi lavora a tale valorizzazione.

Il grande filosofo Pitagora, che aveva girato tutto il mondo allora conosciuto, nel 530 circa avanti Cristo si è fermato a Crotone proprio perché nell’antica Calabria ha trovato la gente (i Lacini) e il clima adatto (l’eredità di Re Italo con i sissizi e la prima democrazia) per assorbire l’etica italica da estendere poi al mondo intero. Nella Prima Italia ha trovato una terra di pace, senza armi né schiavi e con le donne in piena dignità, considerazione e libertà. Tutte cose che non aveva trovato altrove. Quindi, il luogo ideale per concepire ed elaborare da tutto ciò l’etica personale e sociale come immutabile elemento matematico ed universale. Tramite Pitagora, questa è la grande eredità della Calabria al mondo. E, oggi, gli eredi di quella tradizione pitagorica ed italica intendono lanciare al mondo l’appello per la pace duratura. Senza pace ed etica il pianeta e l’umanità rischiano di morire definitivamente.

1 – GIOVEDì 23 GENNAIO 2025 ORE 18 A ROMA

Nella Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, proprio di fronte alla Camera dei Deputati di Montecitorio e a pochi passi da Palazzo Chigi (sede del Governo italiano) e dal Senato della Repubblica, giovedì prossimo 23 gennaio dalle ore 18, la migliore Calabria lancerà un accorato appello affinché il mondo realizzi la pace, soprattutto attraverso la distruzione delle armi. Promotrici dell’evento sono la Nuova Scuola Pitagorica di Crotone e l’Associazione dei Calabresi nel Mondo “Brutium” la cui presidente Gemma Gesualdi darà il benvenuto ai presenti, i quali poi saranno salutati pure dal prof. Giuseppe Nisticò (cattedratico, già Presidente della Regione Calabria e deputato europeo nonché attuale protagonista di istituzioni anche internazionali) e dal filosofo e scrittore Salvatore Mongiardo, ideatore dell’iniziativa.

Dopo l’introduzione del prof. Nisticò, in qualità di Ambasciatore nel mondo della Nuova Scuola Pitagorica, il dottore Mongiardo lancerà il vero e proprio Appello, sostenuto pure dal dottore Mario Mauro (già senatore, ministro della Difesa e vice-presidente vicario del Parlamento Europeo) il quale illustrerà il rapporto tra la “Dottrina Sociale della Chiesa e l’Etica Pitagorica”.

Seguirà una attinente discussione, con la partecipazione di Orazio Parisotto (Presidente di UNIPAX), di Santo Strati (fondatore e direttore del quotidiano web “Calabria.Live”), dell’editore Giuseppe Laterza, del commendatore Giancarlo De Mattheis.

Le conclusioni sono affidate a mons. Yoannis Lahzi Gaid (Presidente dell’Associazione Bambin Gesù de Il Cairo, Egitto). L’incontro è sponsorizzato dalla “Pericles International Accademy” di Roma.

In tale contesto sarà presentato il pertinente “libro-manifesto” di Salvatore Mongiardo dal significativo e perentorio titolo “Vogliano vivere: basta armi, basta guerre!” edito da Giuseppe Laterza (Bari 2024). In 144 pagine, lo Scolarca della Nuova Scuola Pitagorica di Crotone spiega il perché conviene attenersi all’etica pitagorica che garantisce un mondo senza conflitti e difende pure la salute del pianeta. L’efficace parola d’ordine è: “Se non distruggiamo le armi, le armi distruggeranno noi”.

2 – SALVATORE MONGIARDO E GIUSEPPE NISTICO’

Salvatore Mongiardo è il filosofo che (nativo di Sant’Andrea Apostolo dello Jonio CZ e abitante in Soverato) ha rifondato dopo 2500 anni la Scuola Pitagorica di Crotone, di cui è Scolarca. Tra i compiti di tale Nuova Scuola c’è quello di studiare il modo per far guarire il mondo dalla violenza e, quindi, portare l’umanità ad abolire definitivamente le armi e le guerre. Sono alcuni decenni che realizza iniziative di sensibilizzazione in tale senso, anche con manifestazioni, conferenze e la pubblicazione di appositi libri come, ad esempio: Perché la violenza? – Viaggio a Gerusalemme – Cristo ritorna da Crotone – Il Pentalogo di Pitagora – Ritorno in Calabria – Sesso e Paradiso – Mi dimetto da maschio.

Cooprotagonista dell’evento romano è il prof. Giuseppe Nisticò (anch’egli originario del comprensorio di Soverato), il quale non si stanca mai di lavorare per la pace e il progresso dell’umanità anche in campo scientifico oltre che socio-culturale.  Per questo suo indefesso attivismo cerca di essere presente ed efficace il più possibile nelle Università, nelle altre Istituzioni e altri prestigiosi ed influenti organismi anche internazionali. E’ attualmente uno dei calabresi più eccellenti, capace di incoraggiare e sostenere le più lungimiranti iniziative per il progresso del mondo e, in particolare, della Calabria.

3 – SALUTISSIMI

Caro Tito, data l’importanza dell’evento (che definirei davvero “storico”) vorrei esortare i calabresi presenti in Roma, specialmente i parlamentari eletti in Calabria, di partecipare e di sostenere l’operato della Nuova Scuola Pitagorica che non perde occasione per sollecitare istituzioni ed opinione pubblica a prendere piena coscienza e una netta posizione riguardo la distruzione delle armi di qualsiasi genere, da quelle personali a quelle nucleari. Un antico proverbio avverte: “Chi possiede un’arma, prima o poi la usa”. Quindi, per l’incolumità e la pace di tutti, meglio non avere assolutamente armi.

Con questo auspicio, noi ci salutiamo, cercando di prendere un serio impegno con noi stessi e soprattutto con le nuove generazioni affinché non ci siano più armi e le risorse siano utilizzate per rendere più facile e salutare la vita di tutti gli esseri viventi e del pianeta. Grazie per pubblicare questa pagina assai significativa espressa dalla nostra migliore Calabria. Un ringraziamento pure ai nostri lettori che torno ad esortare a fare un passaparola, il più utile ed esteso possibile. Noi ci diamo appuntamento alla 589. Cordialità e, come dicevano i frati francescani, “Pace e Bene” a tutti. Ciao,

Domenico Lanciano (www.costajonicaweb.it)